venerdì 27 febbraio 2009

Situazione dell'ISSRA: due articoli de "L'Unione Sarda"

Pubblichiamo i due articoli sulla situazione dell'ISSRA comparsi ne "L'Unione Sarda" di domenica 22 e martdì 24 febbraio 2009.


L’UNIONE SARDA
Domenica 22 febbraio 2009
Cronaca Regionale


Cancellato l'istituto della Resistenza
Tagliato da Soru con gli enti inutili l'archivio di Emilio Lussu
L'istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'autononia rischia di chiudere: la Regione non lo finanzia più.
di CARLO FIGARI

L'ultima fatica è la pubblicazione di tutte le opere di Emilio Lussu. Una serie di volumi che raccolgono la vastissima attività pubblicistica del fondatore e leader del partito sardo d'Azione, nonchè eroico combattente, poi tra i padri della Costituzione italiana. E anche un grande narratore che, con "Un anno sull'Altipiano", ha lasciato un romanzo storico ineguagliato sulla Prima Guerra mondiale vista con gli occhi del soldato di trincea. Il volume è uscito lo scorso anno, altri seguiranno grazie al finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna. Ma l'opera omnia di Lussu potrebbe essere l'ultimo lavoro dell'Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'Autonomia, noto con l'inpronunciabile acronimo Issra. A fine dicembre ha praticamente chiuso l'attività, licenziato la segretaria, ridotto al minimo l'accesso alla biblioteca di storia contemporanea più ricca e importante della Sardegna, tagliato tutti i progetti di ricerca e i rapporti con le scuole. Nella sua sede custodisce l'archivio privato di Emilio Lussu, per anni studiato e digitalizzato per intero e oggi patrimonio della collettività. Ma chi potrà più consultarlo?
CANCELLATO
Di fatto l'Issra non esiste più, almeno così com'è stato nei trent'anni di gloriosa attività. Cancellato dalla mannaia della giunta Soru che si è abbattuta senza distinzioni su enti, associazioni e istituti ritenuti inutili. Basta con l'assistenzialismo, con la galassia di sigle e siglette che negli anni hanno attinto - chi più, chi meno - alle casse della Regione. L'operazione-pulizia ha inghiottito tutti indistintamente. Anche il glorioso Issra, che a livello nazionale fa parte della rete degli istituti storici appartenenti con diverse finalità e nomi all'Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione).
DUE SEDI
In Sardegna l'Issra ha due sedi: quella di via Lanusei 14 a Cagliari, e l'altra a Sassari in via Piga 14 [recte 7]. Per la prima volta nella sua trentennale vita l'istituto si ritrova senza un euro in bilancio. Che può fare un'associazione con finalità pubbliche senza alcun finanziamento? Niente, se non vivacchiare grazie alla passione e alla volontà dei soci. Il presidente è Gian Giacomo Ortu, docente di storia contemporanea nella facoltà di Scienze Politiche, autore di numerosi saggi e di fondamentali studi sulla Sardegna del Novecento. Personaggio di dichiarata fede di sinistra, non ha mai nascosto il suo pensiero politico. Negli ultimi mesi dello scorso anno aveva tentato in tutti i modi un salvataggio dell'Issra sommerso dai debiti e cancellato in pratica dalla legge di riforma del settore cuturale. Oggi per la prima volta denuncia pubblicamente la sua amarezza. «Le elezioni sono finite, ora posso parlare senza timore di strumentalizzazioni» dice subito: «In mancanza di un qualsiasi finanziamento l'istituto sarà costretto a chiudere». L'amarezza più forte è il totale disinteressamento mostrato dalla giunta bocciata dal voto di domenica scorsa. «Non ho incontrato alcuna attenzione da parte del presidente Soru. Ma noi abbiamo una storia e una dignità da difendere, non si può far finta di niente».
IL TAGLIO
L'istituto viveva con i fondi stabiliti da una legge del 1985: 40 milioni di lire. In tempi recenti il bilancio è arrivato a 58 mila euro complessivi [42 mila Euro dal 2005]. Nel 2007 un'altra legge, la 14, ha eliminato la precedente tagliando ogni finanziamento. I progetti già partiti e rimasti senza copertura hanno portato in rosso il bilancio dell'istituto. «Con gli ultimi fondi la Regione ci ha consentito di ripianare il passivo avvertendo che in futuro avrebbe potuto contribuire solo per i progetti concordati con l'assessore». Cosa significa? In sostanza niente più autonomia di ricerca, ma l'istituto si sarebbe trasformato in un corpo staccato e non ufficiale dell'assessorato alla cultura. Ogni passo deciso con l'assessore Mongiu e, visto che ai vertici niente si muoveva senza l'ok del gran capo, i progetti (libri, ricerche, conferenze, manifestazioni) avrebbero dovuto ottenere il consenso direttamente da Soru. «Una follia» taglia corto Ortu: «A noi tutte le spese per far vivere l'istituto e in più esautorati da qualsiasi decisione che non piacesse direttamente al presidente».
La sede di via Lanusei con la ricca biblioteca è ancora aperta, ma solo quando sono presenti Ortu o la direttrice Maria Luisa Plaisant (insegnante e ricercatrice distaccata all'Issra, ora in pensione). In realtà resta aperta perché è ospitata a titolo gratuito in un appartamento di proprietà dello stesso professor Ortu. Va un po' meglio a Sassari dove l'Istituto diretto dal docente Aldo Borghesi è accolto in un locale della Provincia. Anche qui con le casse vuote. «Quale sarà il futuro dell'Istituto è difficile ipotizzare», conclude Ortu: «Contiamo in una modifica della legge perché non è in gioco la sorte di un'associazione, ma lo studio della nostra storia». Sarebbe il colmo che un istituto legato ai valori più cari alla sinistra e colpito a morte dalla politica di Soru fosse salvato da una giunta di centrodestra. Ma è quello che molti sperano, soprattutto tra gli ex compagni.
La scheda
Nato sui valori della repubblica
In Italia sessanta sedi e mezzo secolo d'attività
Incontri con gli studenti, conferenze all'università, manifestazioni in occasione del Giorno della Memoria o di eventi legati alla Resistenza, il lavoro di archivio per migliaia di documenti, la gestione della biblioteca di via Lanusei, la pubblicazione di ricerche e saggi storici. Ecco in sintesi il grosso dell'attività dell'Issra, l'istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'Autonomia condannato a morte dalla giunta Soru. L'Issra, con sedi a Cagliari e Sassari, fa parte della rete dell'Insmil, l'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia fondato da Ferruccio Parri nel 1949 con lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Nel corso di oltre 50 anni di attività ha contribuito in modo determinante, con numerosissime iniziative di studio e pubblicazioni, all'affermazione in Italia di una storiografia contemporanea su base scientifica.
L'Istituto, che fonda la propria attività sui valori ispiratori della Resistenza espressi nella Costituzione repubblicana del 1948 e sugli ideali dell'antifascismo, democrazia, libertà e pluralismo culturale, è oggi, sotto la presidenza di Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della Repubblica italiana, un sistema federativo di 66 Istituti associati diffusi sull'intero territorio nazionale. Tra questi l'Issra della Sardegna.
Oltre alla pubblicazione di fonti e saggi per lo studio della storia contemporanea e alla pubblicazione della rivista Italia contemporanea, promuove la ricerca storica attraverso la Scuola Superiore di Storia Contemporanea, con convegni di studio e con una biblioteca e un archivio specializzati; assicura la comunicazione e la divulgazione critica dei risultati della ricerca e svolge attività di formazione e aggiornamento soprattutto fra gli insegnanti. In Sardegna ora rischia di scomparire a meno di un salvataggio della futura amministrazione regionale. (c.f.)



L’UNIONE SARDA
Martedì 24 febbraio 2009
Cronaca Regionale
Non ci sono più fondi per gli studi storici
Beni culturali. L'assessore Mongiu: inesatto parlare di chiusura dell'istituto sardo per la Resistenza. Il presidente Ortu: è tutto vero
Scoppia la polemica a distanza sulle sorti dell'Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell'autonomia, autorevole associazione di storici e ricercatori che da 24 anni curano manifestazioni, incontri con gli studenti, eventi culturali e studi sulle vicende del Novecento. Nella sede cagliaritana di via Lanusei vantano la più ricca e importante biblioteca di storia contemporanea disponibile oggi in Sardegna e custodiscono l'archivio privato di Emilio Lussu, catalogato e digitalizzato per intero. Dallo scorso anno, però, non possono più operare perché sono rimasti senza neppure un euro perché la Regione ha bloccato i finanziamenti. Le ultime iniziative (gli incontri per il Giorno della Memoria, lo scorso gennaio) le hanno svolte solo grazie alla passione dei soci, cioè degli studiosi che ci lavorano a titolo gratuito. In pratica, senza più fondi, l'Issra (così chiamato) è condannato alla chiusura definitiva. Il grido d'allarme e di dolore è partito dal presidente, Gian Giacomo Ortu, docente dell'università di Cagliari, che in un'intervista ha recitato il de profundis per il "suo" istituto in conseguenza della politica culturale della giunta Soru.
Ieri è giunta la replica dell'assessore alla cultura Maria Antonietta Mongiu: «Parlare di "cancellazione", come fa l'Unione Sarda nell'intervista a Gian Giacomo Ortu è del tutto inesatto. Per l'Issra è stato previsto, così come in tutti gli anni della giunta Soru, anche nel 2007 un contributo di 42 mila euro, pari a quanto richiesto dall'Ente che ne riceverà 29.280 poiché non ha speso l'intera somma ricevuta nell'anno precedente. L'Issra, inoltre, non ha presentato domanda per il 2008», dice in una nota. «Affermare che, con l'approvazione da parte del Consiglio nel 2006 della legge 14, sono stati tagliati i finanziamenti non corrisponde, dunque, al vero: con le direttive previste nel maggio 2008, si sono individuati i criteri per l'erogazione dei contributi agli enti e le istituzioni culturali. Così all'Issra, come a tutti gli altri soggetti culturali, è stato richiesto di svolgere i compiti stabiliti dalla stessa legge di istituzione».
«Non c'è mai stato nessun controllo sull'attività svolta dai singoli enti culturali - aggiunge la Mongiu - da parte dell'assessore o della giunta in genere, poiché la programmazione delle loro attività è assolutamente libera ed è oggetto di verifica solo in sede di controllo amministrativo. Nell'unico incontro con i rappresentanti degli enti ci si è limitati, così come previsto dalla legge, a dare alcuni indirizzi, in particolare a richiedere il coordinamento tra la programmazione e le attività degli enti che operano sulle medesime tematiche, ma non ci risulta che ad oggi siano stati in grado di realizzare tale sinergia».
Il professor Ortu conferma punto per punto i contenuti dell'intervista e rincara la dose: «I chiarimenti forniti dall'assessore Mongiu - dice - non recepiscono la sostanza delle mie dichiarazioni. Per quale ragione (politica o meno) ad un ente che ha beneficiato per ventiquattro anni, sulla base della legge 25 del 1985, di un contributo per il suo funzionamento che gli ha permesso di costruire delle importanti strutture di lavoro (due archivi e due biblioteche informatizzate a Cagliari e a Sassari) e di avere assegnati due insegnanti al Ministero della Pubblica istruzione, è stata sottratta d'un colpo la possibilità di sostenere l'onere di queste strutture e delle molteplici attività di servizio che ha svolto per cinque lustri? L'Issra ha tutti i requisiti, compresa la personalità giuridica, per accedere ai finanziamenti previsti dalla legge 14 del 2006, ma non dispone più delle condizioni di struttura per utilizzarle al meglio. Da qui la mancata richiesta di contributi per il 2008. Il finanziamento di cui l'Issra ha ancora beneficiato per il 2007, ma nell'anno successivo, è stato ovviamente utilizzato per sanare i costi di attività sostenuti nello stesso anno». (c. f.)

Iniziative INSMLI / Novara, giornata di studio "Mario Bonfantini"

Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel VCO “P. Fornara”
Associazione per la memoriadi Mario Bonfantini

GIORNATA DI STUDIO “MARIO BONFANTINI”
Mario e Corrado Bonfantini e Guido Quazza tra storia e azione

Novara sabato 28 febbraio 2009
Istituto Storico della Resistenza “P. Fornara”

Novara, C.so Cavour, 15
Sala Bonfantini, 2° Piano
Ore 15,30 – 17,30

Ne parlano: Massimo A. Bonfantini, Mauro Begozzi, Cesare Bermani,Luciano Boccalatte, Carlo Bonfantini

Iniziative INSMLI / Milano, la classe operaia attraverso i registri del personale

Incontro di studio

LA CLASSE OPERAIA DEL PRIMO NOVECENTO ATTRAVERSO I REGISTRI DEL PERSONALE

Sala del Consiglio della Facoltà di Economia dell'Università di Milano Bicocca
Piazza dell'Ateneo Nuovo 1, edificio U7, IV piano
27 febbraio 2009

PROGRAMMA

Ore 9.00 Apertura dei lavori
Alberto Cova (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)

Ore 9.30 - 10.15 Il processo di formazione della classe operaia attraverso i registri del personale: i risultati raggiunti
Michele Lungonelli (Università di Firenze)

Linee di ricerca

Ore 10.15 - 10.45 Fare carriera in un’acciaieria. Percorsi professionali degli operai della Terni tra anni Venti e Cinquanta del ‘900
Paolo Raspadori (Università di Perugia)

11.00 - 11.30 Gli elementi caratterizzanti nella formazione della retribuzione degli operai
Lucia Castellucci (Università di Firenze)

11.30 - 12.00 Strategie della mobilità geografica e della ricerca del lavoro intorno alle grandi fabbriche di Sesto San Giovanni nella prima metà del Novecento
Laura Francesca Sudati (Fondazione Isec)

12,00 - 12,30 Discussione



14.00 - 14.30 Il caso della forza lavoro della Sezione Ferroviaria della Società Italiana E. Breda tra il 1894 e il 1951
Ilaria Suffia (Università di Milano-Bicocca)

14.30 - 15.00 “Lavori da uomini e lavori da donne”. Organizzazione del lavoro e relazioni interne negli stabilimenti della Società Metallurgica Italiana (1899-1945)
Laura Savelli (Università di Pisa)

15.15 - 15.45 Vite di fabbrica: libri matricola, fascicoli e schede del personale negli archivi della Fondazione Isec
Primo Ferrari (Fondazione Isec)

15.45 - 16.15 Discussione

16.15 Conclusione
Stefano Musso (Università di Torino)

domenica 22 febbraio 2009

Ploaghe, omaggio a Luigi Rizzi

Omaggio alla memoria di

Luigi Rizzi

nel primo anniversario della scomparsa

per iniziativa
dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia
e degli amici



Cimitero di Ploaghe
Martedì 24 febbraio 2009, ore 15.30

Luigi Rizzi, deportato nei lager di Ebensee e Mauthausen, è stato per molti anni un testimone appassionato dalla cui voce migliaia di studenti sassaresi hanno sentito narrare la realtà dei campi di concentramento.

domenica 15 febbraio 2009

Iniziative INSMLI / Bologna, La politica del terrore

FONDAZIONE GRAMSCI EMILIA ROMAGNA
ISREBO

mercoledì 18 febbraio 2009 - ore 16
Sala dello Zodiaco, Provincia di Bologna
via Zamboni 13, Bologna
La politica del terrore
Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna
Presentazione del volume omonimo curato da
Luciano Casali e Dianella Gagliani
(L’Ancora del Mediterraneo, 2008)
coordina Cinzia Venturoli
Intervengono
Lutz Klinkhammer
Ivan Tognarini
Saranno presenti i curatori
e alcuni degli autori dei saggi che compongono il volume


INFO Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna: tel. 051 231377 – 227971 e-mail eventi@iger.org
ISREBO: tel 051 330025 e-mail isp-res@iperbole.bologna.t

Inizaitive Italia / Roma, semonario sul diritto d'autore nei materiali audiovisivi

Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico

Diritto d’autore e copyright nell’ uso e riuso, diffusione e distribuzione dei materiali filmici e audiovisivi
Seminario nazionale di aggiornamento e alta formazione

martedì 3 - mercoledì 4 marzo 2009
Sala Zavattini – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico
Viale Ostiense, 106 – 00154 Roma

PRESENTAZIONE
L’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, con la promozione della Direzione
Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore, della Direzione Generale Cinema e dell’Anai, e con il Patrocinio morale della SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi, la Fondazione Centro sperimentale di cinematografia-Cineteca Nazionale e Rai TRADE, organizza un seminario nazionale di alta formazione e aggiornamento, che si svolgerà a Roma il 3 e il 4 marzo 2009, dedicato ai temi del copyright, della tutela del diritto d’autore in campo cinematografico e audiovisivo, nonché ai temi della salvaguardia dei “nuovi” beni culturali” e della gestione dei diritti patrimoniali relativi alle immagini in movimento, tali da garantire anche una più efficace e diffusa fruizione di questi documenti ed opere, nel rispetto degli aventi diritto. Come è noto, infatti, le questioni del copyright e dei diritti di uso e riuso, di distribuzione e vendita, di citazione, dei documenti audio-visivi o di brani di essi, sono oggetto in Italia di dibattiti accesi. La stessa normativa che tutela i beni culturali, tra cui le immagini in movimento e fisse, presenta non poche contraddizioni, così come la legge sul deposito legale e il suo regolamento in merito sia ai film che agli audiovisivi. Il corso, rivolto ad autori, registi, conservatori, documentalisti, bibliotecari e archivisti, che lavorano in società di produzione, di edizione e distribuzione dell’home video, in archivi, cineteche, centri audiovisivi, mediateche, case editrici, inoltre agli studenti delle scuole di cinema, dei Dams, dei corsi di laurea in conservazione dei beni culturali, in giurisprudenza, nonché ad amministratori e funzionari operanti nei servizi culturali degli enti pubblici, centrali e locali, si pone l’obiettivo di sviscerare i problemi in questione e di fornire
chiarimenti e alcune linee guida per una più corretta e condivisa tutela e gestione dei documenti
audio-visivi, al fine della loro valorizzazione in ogni campo disciplinare e in ogni settore
professionale, in termini di uso e riuso a fini culturali ed economici, nel rispetto degli aventi
diritto.

PROGRAMMA
martedì 3, mercoledì 4 marzo 2009
Indirizzi di saluto e introduzione - ore 9.00
Maurizio Fallace (MiBAC - Direttore Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il
Diritto d’Autore)Gaetano Blandini (MiBAC – Direttore Generale per il Cinema)Giorgio Assumma (Presidente SIAE)Ferruccio Ferruzzi (Vicepresidente Anai)Mimmo Calopresti (Presidente Fondazione Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico)
SESSIONE PRIMA Martedì 3 marzo
LA TUTELA DEI BENI AUDIO-VISIVI: criticità e contraddizioni
Ore 9.30
Maurizio Fallace (MiBAC – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali)Mediateche, biblioteche, istituti culturali: il ruolo della Direzione Generale per i Beni
Librari e gli Istituti Culturali nella tutela e nell’accesso ai documenti audio-visivi

Pietro Graziani (Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dirigente Generale, Servizio di
controllo interno)La tutela dei beni culturali audio-visivi da parte dello Stato italiano
Paolo Agoglia (Siae – Ufficio legislativo) Il ruolo della Siae, in particolare nella tutela degli aventi diritti nel settore audiovisivo e cinematografico
Massimo Pistacchi (Direttore Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi) Il deposito legale e il suo regolamento per i documenti audio-visivi
Sergio Toffetti (Cineteca Nazionale – Fondazione Centro sperimentale di cinematografia) Il deposito legale delle opere cinematografiche
Franco Bazzocchi (Presidente Associazione Videoteche e Mediateche Italiane) Videoteche, centri audiovisivi e diritto d’autore. L’esperienza dell’AVI e del protocollo AVI-SIAE
13.45 Break
Ore 14.30
Paola Carucci Le contraddizioni del nostro Codice in materia di tutela dei documenti audio-visivi
Micaela Procaccia (MiBAC, Direzione Generale per gli Archivi - Servizio II) La tutela delle fonti audio-visive da parte dell’amministrazione archivistica italiana
Renato Parascandolo (Presidente Rai Trade) La Rai, gli autori: vincoli e diritti. La valorizzazione e la commercializzazione del patrimonio Rai: nuove frontiere per la distribuzione
Lucia Bistoncini (Siae) Tutela del diritto d’autore nelle innumerevoli forme produttive e distributive dei documenti filmici e audiovisivi: esame ed esempi delle attuali criticità
Luca Giuliani (Museo Nazionale del Cinema di Torino) Un confronto con la realtà internazionale. Il concetto di fair use, pratiche e applicazioni
Dibattito

SESSIONE SECONDA mercoledì 4 marzo
Gestione dei diritti autoriali, patrimoniali, commerciali e di distribuzione
Ore 9.30
Paolo Ferrari (Presidente Anica) Il Protocollo d’Intesa Anica-Siae per una più diffusa fruizione degli spettacoli cinematografici
Davide Rossi (Presidente Univideo) Il mercato dell’homevideo e le problematiche della distribuzione – Il ruolo dell’Univideo
Ferdinando Tozzi (Avvocato – Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore) Il lavoro del Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore. Le criticità della legge sul diritto di autore
Carlo Eligio Mezzetti (Avvocato, Studio Tosetto,Weigmann e Associati) Istanze di protezione della ‘visual content industry’ e diritto d'autore nell'economia della conoscenza
Cristina D’Osualdo (Ripley's home video) Prodotti editoriali e dvd: problemi e sperimentazioni di selezione, raccolta, conservazione e commercializzazione culturale

Dibattito
13.45 Break
Ore 14.30
Mario Gallavotti (Avvocato – Studio Gallavotti & Honorati Ass. Prof.) Società di produzione cinematografiche e gestione dei diritti d’autore per la realizzazione di un film
Andrea Miccichè (Avvocato – Studio Miccichè) Il diritto d’autore per le opere cinematografiche e audio-visive. La normativa attuale
Ferdinando Tozzi (Avvocato – Comitato consultivo permanente per il diritto d’autore) Il format di opere audiovisive: prospettive di tutela
Luciana Migliavacca (AD - Medusa Video) I
Simone Aliprandi (giurista) Copyleft e creative commons per un uso più diffuso, ma regolamentato dei materiali audiovisivi
Dibattito
Conclusioni e proposte

MODALITA’ D’ISCRIZIONE
Per partecipare al Seminario è necessario compilare e spedire il modulo d’iscrizione a:
ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO Via Ostiense, 106 00154 ROMA TEL. 06 57.289.551 FAX 06 57.580.51 e-mail: info@aamod.it.
Parteciperanno al seminario, su invito, anche alcuni dirigenti e funzionari degli enti partner
dell’iniziativa ed esperti del settore che, pur non svolgendo una relazione, seguiranno i lavori
e saranno presenti al dibattito, intervenendo. Sarà necessario anche per loro compilare e inviare
il modulo d’iscrizione, non pagando alcuna quota.
Quote di iscrizione pagate entro sabato 21/02/2009
Quota iscrizione per il seminario: 290,00 euro + IVA
Dopo il 21 febbraio 2009, quote di iscrizione da pagare entro lunedì 02/03/2009
Quota iscrizione per il seminario: 330,00 euro + IVA
E’ previsto uno sconto del 20% sulle quote d’iscrizione per studenti universitari e disoccupati.E’ previsto uno sconto del 10% per soci Aib, Aida, Aidac, Arci/Ucca, Baicr,
Multimediarchitecture.
Per i lavoratori e i collaboratori degli enti e delle istituzioni (elenco successivo) partner
dell’iniziativa, o un cui esperto è stato invitato a intervenire, e per quanti operano nei 250
archivi/istituti iscritti all’Anagrafe AAAV (
www.aaav.it, con scheda aggiornata) è previsto lo
sconto del 20% sulle quote d’iscrizione.(Direzione generale per i beni librari, Direzione generale cinema, Direzione generale per gli archivi, Anai, Siae, Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Cineteca Nazionale, Museo nazionale del cinema di Torino, Anica, Univideo, Anai, Associazione Videoteche e Mediateche Italiane).

POSSIBILITA' DI ISCRIVERSI AL SEMINARIO PER UN SOLO GIORNO
Quota iscrizione per una giornata: 120,00 euro (senza ulteriori sconti) + IVA
La quota d’iscrizione al seminario comprende una cartella con documentazione didattica preparata ad hoc dai docenti e dal comitato scientifico. L’invio dei materiali scientifici raccolti
successivamente.L’attestato di partecipazione e frequenza al seminario.Pranzi durante il break.
MODALITA’ DI PAGAMENTO
Il pagamento deve essere effettuato tramite: - bonifico bancario - codice IBAN - IT14B0103003212000002687906- in sede negli orari di segreteria (9-13) tutti i giorni feriali.
Effettuato il pagamento, la ricevuta del versamento deve essere inviata alla segreteria della
Fondazione Aamod, via fax o per posta elettronica, o per posta ordinaria, o consegnata a mano.
Solo dopo avere inoltrato la ricevuta di pagamento, l’iscrizione sarà completa e considerata
valida.
In caso di rinuncia si deve dare tempestiva comunicazione. E’ previsto un rimborso del 50% della
quota d’iscrizione per coloro che daranno comunicazione scritta di rinuncia entro il 25 febbraio
2009.
La Segreteria provvederà a spedire a quanti invieranno l’iscrizione un elenco di hotel e B&B
comodi per raggiungere la sede del Seminario e l’indicazione di una trattoria, convenzionata con
la Fondazione, per i pasti.
Segreteria organizzativa: Micaela Di Berto, TEL. 06 57.289.551 FAX 06 57.580.51 e-mail:
info@aamod.it (tutti i giorni ore 9-13)

Iniziative Italia / Presentazioni Libro dei Deportati

Presentazione de IL LIBRO DEI DEPORTATI. I deportati politici 1943-45 a cura di Brunello Mantellie Nicola Tranfaglia, ed. Mursia

Martedì 17 febbraio - ore 17,00
Carpi Auditorium della Biblioteca "Arturo Loria"
Intervengono Giovanna D'Amico, Lutz Klinkhammer, Brunello Mantelli, Nicola Tranfaglia, Giovanni Villari.

Mercoledì 25 febbraio - ore 17,00
Parma Istituto storico della Resistenza di Parma vicolo delle Asse, 5
Intervengono Giovanna D'Amico, Brunello Mantelli, Giovanni Villari; introduce Marco Minardi

Mercoledì 25 febbraio - ore 21,00
Fornovo Taro (PR) Biblioteca Comunale/Foro 2000
Intervengono Giovanna D'Amico, Brunello Mantelli, Giovanni Villari; introduce Marco Minardi

Venerdì 6 marzo - ore 15,30
Montelupo Fiorentino (FI) Sala del Consiglio del Comune
Intervengono Camilla Brunelli, Giovanna d'Amico, Brunello Mantelli, Giovanni Villari

giovedì 5 febbraio 2009

Iniziative INSMLI / Milano, razzismi e nazionalismi

RAZZISMI E NAZIONALISMI NEL NOVECENTO EUROPEO

Corso per insegnati e studenti delle scuole superiori, organizzato da Fondazione ISEC e Istituto
lombardo di storia contemporanea.

Sede: NUOVO SPAZIO GUICCIARDINI, via Macedonio Melloni 3, Milano

Un corso che, nella fase attuale della storia nazionale italiana, può meglio aiutare gli
insegnanti a costruire interventi didattici e iniziative culturali libere dall’eterna querelle
revisionismo/antirevisionismo. Al centro dell’attenzione le grandi correnti del pensiero e della
cultura occidentale come matrici e antidoti delle perversioni nazionaliste e razziste. Bisogna
intraprendere un percorso critico che investal’intera storia nazionale italiana nella prospettiva
più ampia della storia della cultura occidentale.

PROGRAMMA DEL CORSO
Venerdì 6 febbraio
Razzismi e nazionalismi tra Ottocento e Novecento, Marcello Flores (Università degli Studi di Siena)
Lunedì 16 febbraio
Italia: nazionalismo e razzismo, Michele Nani (Università degli Studi di Padova)
Lunedì 9 marzo
Razzismo e nazionalismo nei Balcani: variazioni locali su temi europei, Marco Dogo (Università degli Studi di Trieste)
Lunedì 23 marzo
Germania: dal razzismo allo sterminio, Gustavo Corni (Università degli Studi di Trento)

Fondazione Isec tel. 02.22476745 fax 02.2423266e-mail segreteria@fondazioneisec.it
Istituto lombardo di storia contemporanea tel. e fax 02.6575317 e-mail istituto@istlec.fastwebnet.it

Scarica il programma al link qui sotto: http://www.fondazioneisec.it/allegati/iniziative/razzismi_e_nazionalismi.pdf