lunedì 21 novembre 2011

Didattica / Gattatico, Winter School Cervi 1. edizione

WINTER SCHOOL Cervi
Una nuova narrazione per Ia memoria del ‘9OO

8-11 dicembre 2011

1°edizione: Affrontare La violenza
moduli di storia e didattica per la conoscenza del patrimonio antifascista


Winter School 08 dicembre 2011 ore 14.30


> Registrazione dei partecipanti
» Saluti istituzionali

Rossella Cantoni, Presidente Istituto Alcide Cervi
RISORSE DI RETE
Presentazione della Winter School "Cervi"

Gianni Oliva, Coordinatore Winter School "Cervi“
DOPO UN RACCONTO NE VIENE UN ALTRO
Dal patrimonio storiografico al racconto pubblico

Alessandro Casellato: Universita Cà Foscari Venezia
MEMORIA INSUFFICIENTE (I)
Perche a Casa Cervi, ancora il "caso" Cervi

Eventi Collaterali: fonti_0rali.mp3
MEMORIA INSUFFICIENTE (II)
II detto e il taciuto della violenza



09 dicembre 2011 ore 09.00

Ricerca AFFRONTARE LA VIOLENZA. II primo nodo irrisolto

Massimo Storchi, Storico, Responsabile scientifico Polo Archivistico Comune di Reggio Emilia
ERRORE DI SISTEMA?
Quale moralità per la violenza fra guerra e insurrezione?

Fabio Dei, Antropologo Università Statale di Pisa
CODICE SORGENTE
Fenomenologia e sintassi della violenza

Stefano Tomelleri: Sociologo Università degli Studi di Bergamo
BACK-UP
Genealogia e affermazione del risentimento

09 dicembre 2011 ore 14.00
APPLICAZIONI_Lo strumento legge la storia;
Michele Marangi: DAMS Università di Torino e Università Cattolica di Milano
CINEMA.MOV_PIANO SEQUENZA DEL NOSTRO ‘9OO
Laboratorio sul linguaggio cinematografico della seconda guerra mondiale


10 dicembre 2011 ore 09.00
APPLICAZIONI_Lo strumento legge la storia

Adolfo Mignemi, Storico, docente prosso l’Accademia
Albartina delle Belle Arti di Torino,
FOTOGRAFIA.JPG_ISTANTANEE DI UN CONFLITTO
Laboratorio sulla iconografia fotografica della violenza

10 dicembre 2011 ore 14.30
APPLICAZIONI_Lo strumento legge la storia:
Patrizia Cacciani: Archivio storico Istituto Luce
DOCUMENTARIO.AVI_PIU REALE DEI REALITY: COMBAT FILM
Laboratorio sul patrimonio documentaristico del conflitto in Italia


11 dicembre 2011 ore 09.00

WIKIFOBIA
Strumenti per leggere e correggere Ia storia sul web

PER UN OSSERVATORIO PERIVIANENTE SULLA SITOGRAFIA STORICA
Tavola rotonda-laboratorio

Conclusioni
GIANNI OLIVA Coordinatoro Winter School "Corvi"


L'urgenza di un nuovo racconto, le ragioni di una nuova formazione

Nella acclarata crisi del patrimonio antifascista, e nel confronto storiografico sempre meno in sintonia con il dibattito pubblico su questi temi, la storia della resistenza, dell’antifascismo, più in generale la comprensione dei nodi irrisolti della storia recente italiana a cavallo della guerra sono in debito di strumenti innovativi,approcci coraggiosi, linguaggi al passo con i tempi. In una parola, l’antifascismo come materia di studio civile e storica necessita di innovazione strutturale.
Con questa logica, l’Istitut0 Cervi, per molto tempo portatore di una narrazione "classica" della Resistenza, sta ricercando da molti anni nuove chiavi intepretative, nuovi spunti di comunicazione e di divulgazione che consentano alla ricerca
storiografica più aggiornata di colmare la distanza tra percezione e analisi del fenomeno, al fine di inaugurare una grande narrazione collettiva a tutto tondo,nient’affatto ideologica, ma consapevole dei punti fermi dell’analisi storica.
Il banco di confronto principale è quello della scuola, e piu in generale della formazione ai valori e ai fondamentali dell’antifascismo, non piu come
"religione politica" ma come fenomeno storico che nel nostro Paese ha generato un contesto civile ben preciso: la democrazia, la repubblica, la costituzione.
Su questo terreno, l’Istituto Cervi, in collaborazione con importanti atenei, e avvalendosi della direzione del prof Gianni Oliva, intende inaugurare una nuova stagione di sperimentazione formativa sull’antiiascismo, rivolta
a tutti, e in special modo agli operatori della formazione come al personale culturale, all’associazionismo e alla cittadinanza consapevole.
Nella dichiarata intenzione di rompere schemi narrativi precostituiti, e reinventare
una educazione dell'antifascismo al servizio dei cittadini del XXI secolo.
Non è un caso che il primo tema scelto per rinnovare questo patrimonio formativo sia la violenza, elemento ineliminabile nel dibattito pubblico sul "saldo morale" e sul giudizio storico (sempre in divenire)dell’antifascismo. Lo scopo è affrontare di petto la questione, e soprattutto in un'ottica curricolare, attraverso gli strumenti dell’analisi
e della comprensione storica rivolta al grande pubblico, e non agli addetti ai lavori:
il cinema, la fotografia, la letteratura. Gli strumenti del racconto multimediale che possono rincorrere e raggiungere il pubblico alla ricerca di un nuovo modo di comprendere le complesse radici storiche della nostra comunita nazionale.




Coordinatore: Winter School:
Gianni Oliva
Coordinamenio scicntifico:
Gianni Oliva, Marena Vannini, Mirco Zanoni

Responsabile Progetto Winter School:
Morena Vannini
didattica@istitutocervi.it
tcl. 348 7265908
Mirco Zanoni
m.zanoni@istitutocervi.it
tel. 347 8430315

Segreteria organizzativa, uificio stampa e comunicazione:
didattica@istitutocervi.it
tcl. 0522 678356

Organizzazionc didattica:
Morena Vannini
didattica@istitutocerviit
tel. 0522 678356

Segreteria amministrativa:
istituto@fratellicervi.it
tel. 0522 678356

Ufficio Stampa e Comunicazione:
stampa@istitutocervi.it
tel. 0522 678356

Via Fratelli Cervi, 9 - Gattatico (RE)
tel. 0522 678356 - fax 0522 477491
vvww.fratellicervi.it
didattica@istitutocervi
istituto@fratellicervi.it

mercoledì 26 ottobre 2011

Iniziative Sardegna / Villaverde, genealogie delle famiglie

Fortemente voluta dal Comune e realizzata dalla NUR, venerdì 28 ottobre alle 17.30 nella sala del Consiglio Comunale, sarà presenta la ricostruzione genealogica delle famiglie di Villaverde. Ideale viatico al denso programma della giornata la performance della giovane artista locale Raffaella Carcangiu chiamata a realizzare la sua opera in diretta dalle 15 alle 19 alla Lavagna artisti. Le genealogie, che saranno esposte in un articolato e accessibile percorso, ricostruiscono dal 1866 al 1940 l’evoluzione della popolazione di Villaverde, con importanti informazioni integrative come, ad esempio, i mestieri e le professioni. Ma saranno soprattutto i legami parentali, che riaffermano gli vincoli di solidarietà e interesse, a rappresentare il vero cuore di questo lavoro. A corroborare l’evento, dopo il saluto delle autorità, gli interventi di due prestigiosi docenti dell’Università di Cagliari: Giuseppe Puggioni, un’autentica autorità della demografia storica, e Stefano Pira, profondo e sperimentato conoscitore del nostro territorio. Giuseppe Puggioni, sulla scorta della sua ultima faticaPaesi e città nella Sardegna dell’800: tutti i numeri secondo Vittorio Angius, che sarà presentato nell’occasione, proporrà la relazione Economia e demografia in Parte Usellus, Montis, Marmilla e Valenza nell’800, mentre Stefano Pira con Il valore dell’indagine di Vittorio Angius per la storia della Sardegna, avvia una ponderata riflessione sull’imponente opera dell’Angius. L’ultimo intervento sarà quello di Luigi Manias che illustrerà metodi, specificità e curiosità del lavoro di ricostruzione genealogico realizzato, per poi invitare il pubblico a prenderne visione.

Per informazioni Comune(0783939000) Nur s.n.c. (3477289905) nurbgi@libero.it;bibliovillaverde@tiscali.it

martedì 25 ottobre 2011

Iniziative Italia / Pesaro, la guerra di Libia

Venerdì 28 ottobre p.v. dalle ore 10,00 in poi si svolge in Pesaro nell'auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2) a cura della Società pesarese di studi storici e dell'Associazione di Storia contemporanea di Macerata, con la collaborazione dell'Ente Olivieri di Pesaro, il convegno

L'Italia e la guerra di Libia
1911-1912
Temi e questioni storiografiche

Nello spirito costruttivo del 150° dell’Unità nazionale, il convegno si propone di fare il punto su un importante snodo delle successive vicende nazionali. Il conflitto italo-turco del 1911 viene infatti deciso dal IV ministero Giolitti mentre il parlamento è in ferie, peraltro in coerenza con l’art. 5 dello Statuto che affida al re, e quindi al regio governo, amplissime prerogative in politica estera (“Al Re solo appartiene il potere esecutivo. Egli è il capo supremo dello Stato; comanda le forze di terra e di mare; dichiara la guerra, fa i trattati di pace, di alleanza, di commercio ed altri, dandone notizia alle Camere tosto che l’interesse e la sicurezza dello Stato il permettano…”).

La guerra viene inoltre sostenuta da un vasto schieramento trasversale – dai nazionalisti al "Corriere della Sera", dalla stampa e dalle banche cattoliche ai sindacalisti rivoluzionari – ed è celebrata da personalità assai diverse (come Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio), ma poi rappresenta, di fatto, uno dei motivi di crisi dell'intero sistema giolittiano.

PROGRAMMA

ore 10,00

presiede Riccardo Paolo Uguccioni, presidente della Società pesarese di studi storici

Giolitti e la guerra libica

GILBERTO PICCININI, Università di Urbino "Carlo Bo"

Echi del conflitto sulla stampa italiana ed europea

COSTANTINO DI SANTE, Istituto Storia Marche - Ancona

Teresa Labriola, le donne italiane e il conflitto libico

FIORENZA TARICONE, Università di Cassino

Da outsider a protagonisti: Mussolini e Nenni di fronte all’impresa libica

MARCO SEVERINI, Università di Macerata

ore 15,30

presiede Marco Severini, presidente della Associazione di Storia Contemporanea

I cattolici, il trust grosoliano e la penetrazione in Libia

PAOLO GIOVANNINI, Università di Camerino

Un’opposizione divisa: il Pri e la guerra tripolina

LIDIA PUPILLI, Università LUISS-Roma

Politica coloniale e amministrazione in Tripolitania (1912-1915)

SIMONA BERHE, Università di Messina

La dialettica politica. Pesaro e le voci della periferia

ELEONORA MARSILI, Associazione di Storia contemporanea – Macerata


Società pesarese di studi storici

lungofoglia Caboto, 8/5
61121 Pesaro PU
www.spess.it

sabato 22 ottobre 2011

Iniziative Italia / Monticiano: antica siderurgia tra Farma e Merse

Compagnia del Beato Antonio Patrizi
in collaborazione con
Comune di Monticiano

Sabato 22 Ottobre 2011
Auditorium del Centro direzionale delle riserve naturali della Provincia
dalle ore 9,30 alle ore 13,00

Convegno realizzato con l’Universita degli Studi di Siena

L'ANTICA SIDERURGIA FRA FARMA E MERSE

Saluti delle autorita
Interventi:
Maria Elena Cortese:
Panoramica della siderurgia medievale nel bacino Farma-Merse
Paolo Gennai:
Gli impianti di ”Ruota" e ”Gonna” nei secoli XVI-XVIII
Ivano Tognarini:
La siderurgia delle famiglie senesi. La geografia del ferro tra medioevo ed età moderna
Angelo Nesti:
Il ferro, il bosco e la siderurgia in età moderna

ore 15,00 visita guidata alla ferriera sul torrente Gonna

Per informazioni telefonare al 338 8681435

con il patrocinio di
Unione dei COmuni della Val di Merse

giovedì 20 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Torino nuove funzioni del sistema Archos (Metarchivi / Biografie)

Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea

“Giorgio Agosti”


Venerdì 21 ottobre 2011, ore 15

Sala conferenze dell’Istituto, via del Carmine 13 (3° piano) – Torino


Presentazione delle nuove funzioni del sistema “Archos (Metachivi / Biografie)”:

esportazione dati e multiconservazione


Carlo Pischedda (Istoreto) presenterà:

- l’esportazione dei dati in formato XML

- la gestione delle schede catalografiche relative ad archivi posseduti da altri enti conservatori


Ne discuteranno:

Micaela Procaccia, Soprintendente agli Archivi per il Piemonte e la Valle d’Aosta

Dimitri Brunetti, Settore Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali della Regione Piemonte

Maurizio Vivarelli, Università di Torino


La realizzazione del sistema “Archos (Metarchivi / Biografie)”, ideato da Carlo Pischedda, ha permesso all’Istituto di mettere a disposizione di una comunità sempre più vasta di utenti gli inventari del proprio patrimonio archivistico, cartaceo, fotografico, sonoro, video, attraverso un’unica interfaccia web e l’accesso alla visualizzazione di certe tipologie di documenti audio, filmici o iconografici. Limitatamente ad alcuni livelli il sistema fornisce l’opportunità di interventi di informazione, discussione e integrazione, utilizzando le possibilità del web 2.0.

“Archos (Metachivi / Biografie)” è realizzato e incrementato con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

mercoledì 19 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Reggio Emilia, la Repubblica del dolore

ISTORECO
Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Mercoledì 19 ottobre 2011 - ore 17.00
Sala Riunioni di Istoreco
Via Dante 11 - Reggio Emilia

Presentazione del volume

La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa

Feltrinelli 2011

Sarà presente l’autore Giovanni De Luna

L'autore discuterà con Guri Schwarz (Università di Pisa), autore di «Tu mi devi seppellir. Riti funebri e culto nazionale alle origini della Repubblica» (Utet 2010).


La memoria pubblica è un "patto" in cui ci si accorda su cosa trattenere e cosa lasciar cadere degli eventi del nostro passato. Su questi eventi si costruisce l'albero genealogico di una nazione. Sono i pilastri su cui fondare i programmi di studio per le scuole, i luoghi di memoria, i criteri espositivi dei musei, i calendari delle festività civili, le priorità da proporre nella grande arena dell'uso pubblico della storia, le scelte sulla base delle quali si orientano tutti i sentimenti del passato che attraversano la nostra esistenza collettiva. I fondamenti di quel "patto" cambiano a seconda delle varie "fasi" che scandiscono il processo storico di una nazione. Vent'anni fa, la classe politica uscita dal crollo della Prima Repubblica venne chiamata a una complessiva opera di "rifondazione". Si trattava di rinnovare un intero apparato simbolico. Vent'anni dopo prendiamo atto di un vero fallimento. A tenere insieme il patto fondativo della nostra memoria sono oggi infatti il dolore e il lutto che scaturiscono dal ricordo delle "vittime". Della mafia, del terrorismo, della Shoah, delle foibe, delle catastrofi naturali, del dovere, vittime, sempre e solo vittime. Il loro dolore, per potersi vedere riconosciuto, deve sopravanzare quello delle altre. Per emozionare, commuovere, suscitare consenso, le sofferenze vanno gridate. Quasi che le emozioni siano merci e che sia il mercato a imporre le sue regole, nel controllarne la domanda e l'offerta.

lunedì 17 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Aosta, Valle d'Aosta laica e liberale

Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta
Edizioni End

Presentazione del volume


La Valle d’Aosta laica e liberale

Antagonismo politico e anticlericalismo nell’età della Restaurazione 1814-1848


di Andrea DÉSANDRÉ



Aosta, Salle de l’Hôtel des États, mercoledì 19 ottobre 2011, ore 18


Alla presenza dell’Autore, parleranno il senatore César Dujany, Presidente dell’Istituto e Leo Sandro Di Tommaso, storico.



La componente laica e anticlericale dell’800 e del primo ’900 valdostani, minoritaria senz’altro ma politicamente e culturalmente decisiva, ha sinora riscosso scarso interesse sul piano storiografico. L’universo clericale gode di una vasta letteratura in continua espansione, quello liberale e risorgimentale deve invece accontentarsi di qualche capitoletto sparso qua e là in saggi di storia del giornalismo, delle istituzioni o dei ceti dirigenti. Questo libro, costato un paio d’anni di ricerche, intende avviare una corsa ai ripari. Partendo dalla caduta di Napoleone, ripercorre le vicende del liberalismo nostrano ­ fino allo sbocco rivoluzionario del 1848, e si propone di riportare alla luce tutto un mondo sommerso costretto alla clandestinità dagli apparati di dominio e repressione del risorto assolutismo sabaudo.

Secondo i gendarmi dell’ortodossia «malpensanti» e «malintenzionati», i liberali valdostani emergono nei momenti forti, quali i moti del ’21 o le congiure degli anni ’30, e nel quotidiano aspettano pazienti, ben mimetizzati nel contesto ideologico in cui si trovano ad agire, occasioni propizie per sferrare attacchi contro l’autorità governativa e contro quella religiosa, le due colonne portanti su cui cioè poggia l’architrave del sistema di potere ingegnato per arginare le loro idee. Modalità e linguaggi della lotta raramente sono diretti, i messaggi politici vengono veicolati da scritti e discorsi in apparenza inoffensivi oppure passano attraverso la muta eloquenza dei gesti simbolici. L’autore li coglie nel vivo nelle carte in cui ancora pulsano, e ci restituisce un «pezzo» di storia locale rimasto a lungo sepolto negli archivi.


Andrea Désandré (Aosta, 1971) insegna Materie Letterarie negli istituti superiori della regione. Al tema delle élites dirigenti locali ha dedicato una parte rilevante della propria tesi di laurea, primo studio da cui sono nati Aosta dal 1773 al 1814: amministrazione ed élites tra riforme, rivoluzioni e controrivoluzioni, in T. Omezzoli (a cura di), Il Comune di Aosta. Figure, istituzioni, eventi in sei secoli di storia, Aosta 2004, e Le Municipalità nell’era francese, in E. E. Gerbore, J.-C. Perrin (a cura di),Le rôle des communautés dans l’histoire du pays d’Aoste, Quart 2006. Grazie ad un distacco, tuttora vigente, presso l’Istitutostorico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta ha potuto ampliare i propri orizzonti di ricercaintraprendendo indagini archivistiche molto impegnative e, nel 2008, è uscito con Notabili valdostani. Dal fascismo al fascismo: viaggio a ritroso e ritorno.







Info END edizioni – Gignod (Aosta) 3477722541/3470909185 end@corpo12.it