mercoledì 26 ottobre 2011

Iniziative Sardegna / Villaverde, genealogie delle famiglie

Fortemente voluta dal Comune e realizzata dalla NUR, venerdì 28 ottobre alle 17.30 nella sala del Consiglio Comunale, sarà presenta la ricostruzione genealogica delle famiglie di Villaverde. Ideale viatico al denso programma della giornata la performance della giovane artista locale Raffaella Carcangiu chiamata a realizzare la sua opera in diretta dalle 15 alle 19 alla Lavagna artisti. Le genealogie, che saranno esposte in un articolato e accessibile percorso, ricostruiscono dal 1866 al 1940 l’evoluzione della popolazione di Villaverde, con importanti informazioni integrative come, ad esempio, i mestieri e le professioni. Ma saranno soprattutto i legami parentali, che riaffermano gli vincoli di solidarietà e interesse, a rappresentare il vero cuore di questo lavoro. A corroborare l’evento, dopo il saluto delle autorità, gli interventi di due prestigiosi docenti dell’Università di Cagliari: Giuseppe Puggioni, un’autentica autorità della demografia storica, e Stefano Pira, profondo e sperimentato conoscitore del nostro territorio. Giuseppe Puggioni, sulla scorta della sua ultima faticaPaesi e città nella Sardegna dell’800: tutti i numeri secondo Vittorio Angius, che sarà presentato nell’occasione, proporrà la relazione Economia e demografia in Parte Usellus, Montis, Marmilla e Valenza nell’800, mentre Stefano Pira con Il valore dell’indagine di Vittorio Angius per la storia della Sardegna, avvia una ponderata riflessione sull’imponente opera dell’Angius. L’ultimo intervento sarà quello di Luigi Manias che illustrerà metodi, specificità e curiosità del lavoro di ricostruzione genealogico realizzato, per poi invitare il pubblico a prenderne visione.

Per informazioni Comune(0783939000) Nur s.n.c. (3477289905) nurbgi@libero.it;bibliovillaverde@tiscali.it

martedì 25 ottobre 2011

Iniziative Italia / Pesaro, la guerra di Libia

Venerdì 28 ottobre p.v. dalle ore 10,00 in poi si svolge in Pesaro nell'auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2) a cura della Società pesarese di studi storici e dell'Associazione di Storia contemporanea di Macerata, con la collaborazione dell'Ente Olivieri di Pesaro, il convegno

L'Italia e la guerra di Libia
1911-1912
Temi e questioni storiografiche

Nello spirito costruttivo del 150° dell’Unità nazionale, il convegno si propone di fare il punto su un importante snodo delle successive vicende nazionali. Il conflitto italo-turco del 1911 viene infatti deciso dal IV ministero Giolitti mentre il parlamento è in ferie, peraltro in coerenza con l’art. 5 dello Statuto che affida al re, e quindi al regio governo, amplissime prerogative in politica estera (“Al Re solo appartiene il potere esecutivo. Egli è il capo supremo dello Stato; comanda le forze di terra e di mare; dichiara la guerra, fa i trattati di pace, di alleanza, di commercio ed altri, dandone notizia alle Camere tosto che l’interesse e la sicurezza dello Stato il permettano…”).

La guerra viene inoltre sostenuta da un vasto schieramento trasversale – dai nazionalisti al "Corriere della Sera", dalla stampa e dalle banche cattoliche ai sindacalisti rivoluzionari – ed è celebrata da personalità assai diverse (come Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio), ma poi rappresenta, di fatto, uno dei motivi di crisi dell'intero sistema giolittiano.

PROGRAMMA

ore 10,00

presiede Riccardo Paolo Uguccioni, presidente della Società pesarese di studi storici

Giolitti e la guerra libica

GILBERTO PICCININI, Università di Urbino "Carlo Bo"

Echi del conflitto sulla stampa italiana ed europea

COSTANTINO DI SANTE, Istituto Storia Marche - Ancona

Teresa Labriola, le donne italiane e il conflitto libico

FIORENZA TARICONE, Università di Cassino

Da outsider a protagonisti: Mussolini e Nenni di fronte all’impresa libica

MARCO SEVERINI, Università di Macerata

ore 15,30

presiede Marco Severini, presidente della Associazione di Storia Contemporanea

I cattolici, il trust grosoliano e la penetrazione in Libia

PAOLO GIOVANNINI, Università di Camerino

Un’opposizione divisa: il Pri e la guerra tripolina

LIDIA PUPILLI, Università LUISS-Roma

Politica coloniale e amministrazione in Tripolitania (1912-1915)

SIMONA BERHE, Università di Messina

La dialettica politica. Pesaro e le voci della periferia

ELEONORA MARSILI, Associazione di Storia contemporanea – Macerata


Società pesarese di studi storici

lungofoglia Caboto, 8/5
61121 Pesaro PU
www.spess.it

sabato 22 ottobre 2011

Iniziative Italia / Monticiano: antica siderurgia tra Farma e Merse

Compagnia del Beato Antonio Patrizi
in collaborazione con
Comune di Monticiano

Sabato 22 Ottobre 2011
Auditorium del Centro direzionale delle riserve naturali della Provincia
dalle ore 9,30 alle ore 13,00

Convegno realizzato con l’Universita degli Studi di Siena

L'ANTICA SIDERURGIA FRA FARMA E MERSE

Saluti delle autorita
Interventi:
Maria Elena Cortese:
Panoramica della siderurgia medievale nel bacino Farma-Merse
Paolo Gennai:
Gli impianti di ”Ruota" e ”Gonna” nei secoli XVI-XVIII
Ivano Tognarini:
La siderurgia delle famiglie senesi. La geografia del ferro tra medioevo ed età moderna
Angelo Nesti:
Il ferro, il bosco e la siderurgia in età moderna

ore 15,00 visita guidata alla ferriera sul torrente Gonna

Per informazioni telefonare al 338 8681435

con il patrocinio di
Unione dei COmuni della Val di Merse

giovedì 20 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Torino nuove funzioni del sistema Archos (Metarchivi / Biografie)

Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea

“Giorgio Agosti”


Venerdì 21 ottobre 2011, ore 15

Sala conferenze dell’Istituto, via del Carmine 13 (3° piano) – Torino


Presentazione delle nuove funzioni del sistema “Archos (Metachivi / Biografie)”:

esportazione dati e multiconservazione


Carlo Pischedda (Istoreto) presenterà:

- l’esportazione dei dati in formato XML

- la gestione delle schede catalografiche relative ad archivi posseduti da altri enti conservatori


Ne discuteranno:

Micaela Procaccia, Soprintendente agli Archivi per il Piemonte e la Valle d’Aosta

Dimitri Brunetti, Settore Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali della Regione Piemonte

Maurizio Vivarelli, Università di Torino


La realizzazione del sistema “Archos (Metarchivi / Biografie)”, ideato da Carlo Pischedda, ha permesso all’Istituto di mettere a disposizione di una comunità sempre più vasta di utenti gli inventari del proprio patrimonio archivistico, cartaceo, fotografico, sonoro, video, attraverso un’unica interfaccia web e l’accesso alla visualizzazione di certe tipologie di documenti audio, filmici o iconografici. Limitatamente ad alcuni livelli il sistema fornisce l’opportunità di interventi di informazione, discussione e integrazione, utilizzando le possibilità del web 2.0.

“Archos (Metachivi / Biografie)” è realizzato e incrementato con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

mercoledì 19 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Reggio Emilia, la Repubblica del dolore

ISTORECO
Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in provincia di Reggio Emilia

Mercoledì 19 ottobre 2011 - ore 17.00
Sala Riunioni di Istoreco
Via Dante 11 - Reggio Emilia

Presentazione del volume

La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa

Feltrinelli 2011

Sarà presente l’autore Giovanni De Luna

L'autore discuterà con Guri Schwarz (Università di Pisa), autore di «Tu mi devi seppellir. Riti funebri e culto nazionale alle origini della Repubblica» (Utet 2010).


La memoria pubblica è un "patto" in cui ci si accorda su cosa trattenere e cosa lasciar cadere degli eventi del nostro passato. Su questi eventi si costruisce l'albero genealogico di una nazione. Sono i pilastri su cui fondare i programmi di studio per le scuole, i luoghi di memoria, i criteri espositivi dei musei, i calendari delle festività civili, le priorità da proporre nella grande arena dell'uso pubblico della storia, le scelte sulla base delle quali si orientano tutti i sentimenti del passato che attraversano la nostra esistenza collettiva. I fondamenti di quel "patto" cambiano a seconda delle varie "fasi" che scandiscono il processo storico di una nazione. Vent'anni fa, la classe politica uscita dal crollo della Prima Repubblica venne chiamata a una complessiva opera di "rifondazione". Si trattava di rinnovare un intero apparato simbolico. Vent'anni dopo prendiamo atto di un vero fallimento. A tenere insieme il patto fondativo della nostra memoria sono oggi infatti il dolore e il lutto che scaturiscono dal ricordo delle "vittime". Della mafia, del terrorismo, della Shoah, delle foibe, delle catastrofi naturali, del dovere, vittime, sempre e solo vittime. Il loro dolore, per potersi vedere riconosciuto, deve sopravanzare quello delle altre. Per emozionare, commuovere, suscitare consenso, le sofferenze vanno gridate. Quasi che le emozioni siano merci e che sia il mercato a imporre le sue regole, nel controllarne la domanda e l'offerta.

lunedì 17 ottobre 2011

Iniziative INSMLI / Aosta, Valle d'Aosta laica e liberale

Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta
Edizioni End

Presentazione del volume


La Valle d’Aosta laica e liberale

Antagonismo politico e anticlericalismo nell’età della Restaurazione 1814-1848


di Andrea DÉSANDRÉ



Aosta, Salle de l’Hôtel des États, mercoledì 19 ottobre 2011, ore 18


Alla presenza dell’Autore, parleranno il senatore César Dujany, Presidente dell’Istituto e Leo Sandro Di Tommaso, storico.



La componente laica e anticlericale dell’800 e del primo ’900 valdostani, minoritaria senz’altro ma politicamente e culturalmente decisiva, ha sinora riscosso scarso interesse sul piano storiografico. L’universo clericale gode di una vasta letteratura in continua espansione, quello liberale e risorgimentale deve invece accontentarsi di qualche capitoletto sparso qua e là in saggi di storia del giornalismo, delle istituzioni o dei ceti dirigenti. Questo libro, costato un paio d’anni di ricerche, intende avviare una corsa ai ripari. Partendo dalla caduta di Napoleone, ripercorre le vicende del liberalismo nostrano ­ fino allo sbocco rivoluzionario del 1848, e si propone di riportare alla luce tutto un mondo sommerso costretto alla clandestinità dagli apparati di dominio e repressione del risorto assolutismo sabaudo.

Secondo i gendarmi dell’ortodossia «malpensanti» e «malintenzionati», i liberali valdostani emergono nei momenti forti, quali i moti del ’21 o le congiure degli anni ’30, e nel quotidiano aspettano pazienti, ben mimetizzati nel contesto ideologico in cui si trovano ad agire, occasioni propizie per sferrare attacchi contro l’autorità governativa e contro quella religiosa, le due colonne portanti su cui cioè poggia l’architrave del sistema di potere ingegnato per arginare le loro idee. Modalità e linguaggi della lotta raramente sono diretti, i messaggi politici vengono veicolati da scritti e discorsi in apparenza inoffensivi oppure passano attraverso la muta eloquenza dei gesti simbolici. L’autore li coglie nel vivo nelle carte in cui ancora pulsano, e ci restituisce un «pezzo» di storia locale rimasto a lungo sepolto negli archivi.


Andrea Désandré (Aosta, 1971) insegna Materie Letterarie negli istituti superiori della regione. Al tema delle élites dirigenti locali ha dedicato una parte rilevante della propria tesi di laurea, primo studio da cui sono nati Aosta dal 1773 al 1814: amministrazione ed élites tra riforme, rivoluzioni e controrivoluzioni, in T. Omezzoli (a cura di), Il Comune di Aosta. Figure, istituzioni, eventi in sei secoli di storia, Aosta 2004, e Le Municipalità nell’era francese, in E. E. Gerbore, J.-C. Perrin (a cura di),Le rôle des communautés dans l’histoire du pays d’Aoste, Quart 2006. Grazie ad un distacco, tuttora vigente, presso l’Istitutostorico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta ha potuto ampliare i propri orizzonti di ricercaintraprendendo indagini archivistiche molto impegnative e, nel 2008, è uscito con Notabili valdostani. Dal fascismo al fascismo: viaggio a ritroso e ritorno.







Info END edizioni – Gignod (Aosta) 3477722541/3470909185 end@corpo12.it

martedì 11 ottobre 2011

Libri / Cagliari, presentazione "Libro e università nella Sardegna del '700"

AM&D EDIZIONI - LIBRERIA FELTRINELLI
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CAGLIARI - VENERDI' 14 OTTOBRE 2011
FELTRINELLI POINT - VIA PAOLI, 19 - ore 18

presentazione del libro di

WALTER FALGIO

"LIBRO E UNIVERSITA' NELLA SARDEGNA DEL '700"

intervengono:

Gian Giacomo Ortu, Università degli Studi di Cagliari
Stefano Pira, Università degli Studi di Cagliari

Sarà presente l'autore

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AM&D EDIZIONI SAS
Via Aosta 3/5 – 09126 CAGLIARI

LIBRO E UNIVERSITÀ
NELLA SARDEGNA DEL ’700
La monografia di Walter Falgio
per
AM&D Edizioni
Lumi, libri e riforme culturali nella Sardegna del ’700
esisteva. Il lavoro del ricercatore cagliaritano e studioso di storia delle idee,
Un libro sui libri e sull’Università nella Sardegna settecentesca ancora non
Walter Falgio, ricostruisce per la prima volta, attraverso una scelta
metodologica precisa e un lungo percorso di scavo archivistico, la composizione
e le caratteristiche di biblioteche sarde a cavallo tra XVIII e XIX secolo.
La monografia “Libro e Università nella Sardegna del ’700” (collana Agorà
– AM&D edizioni, 35 euro, 248 pagine) indaga quindi la riforma degli
atenei isolani di Cagliari e di Sassari, luoghi privilegiati di elaborazione culturale
nell’isola nella seconda metà del secolo XVIII.
Lo scenario che emerge dallo studio di Falgio svela i profili di una società
sarda in mutazione, animata da intelligenze fervide, da una generazione di
homines novi in grado di recepire pienamente i riflessi dei Lumi: «È ormai
appurato che la Sardegna del secondo Settecento sia attraversata da un vivace
fermento culturale carico di idee moderne e innovative. – scrive l’autore nelle prime righe della premessa – Non è difficile riscontrare
nei trattati dei docenti chiamati a insegnare nelle Università riformate o nelle opere scientifiche e letterarie di una parte illuminata
dell’élite locale, riflessi di giusnaturalismo o di empirismo, quand’anche di newtonianesimo o di razionalismo».
L’indagine sulle Università si è concentrata attorno alle relazioni e alle memorie scritte in Sardegna e inviate a Torino, prima della
riforma sabauda degli atenei isolani, tra il 1755 e il 1764. «Si tratta di documenti per lo più inediti, non sconosciuti ma probabilmente
sottovalutati, che restituiscono la complessa e viva trattazione delle problematiche relative agli atenei sardi. – continua Falgio – Questi
testi sono frutto delle indagini sia di giunte costituite appositamente dal re e sia di singoli intellettuali e tecnici chiamati a esprimersi su
questioni ritenute preminenti. Ne emerge una autonomia propositiva e un’apertura culturale degli estensori che in qualche modo porta a
riconsiderare il centralismo dell’amministrazione sabauda e del ministro Bogino».
Questa stagione di rinnovamento vede in campo protagonisti di primo piano del panorama culturale del regno. Uno di loro è
Michele Antonio Plazza, «forse il primo scienziato di rilievo a essere parte del processo di rifondazione delle sarde università, dal 1759 a
capo della Scuola di Chirurgia dell’Ateneo cagliaritano. – descrive lo storico – Sulla base di nuove acquisizioni documentarie si è
cercato di aggiungere qualche tassello anche alla migliore comprensione di questo poliedrico intellettuale, botanico, chirurgo e geografo».
Dopo i luoghi ecco gli strumenti attraverso i quali sono stati recepiti in Sardegna gli stimoli culturali della società settecentesca.
Falgio ha approfondito un ambito di studio poco conosciuto quale la composizione delle biblioteche private sarde. «Ispirandosi ai
principi di metodo sperimentati tra il 1965 e il 1970 dalla ricerca collettiva coordinata da François Furet, “Livre et société” – scrive
l’autore – è stata individuata una serie di inventari datati tra gli anni Settanta del Settecento e gli anni Trenta del secolo successivo». Le
conclusioni della ricerca confermano che all’epoca, anche nell’isola, ci si misurava con i dibattiti dei Lumi e i temi della modernità.
«L’orizzonte culturale della Sardegna di fine Settecento – spiega lo storico Gian Giacomo Ortu nella prefazione – si rivela non del
tutto ristretto e provinciale, per la comparsa non episodica nelle biblioteche delle opere dei maggiori esponenti dell’illuminismo italiano
e francese». Si tratta di autori universali e grandi maestri del pensiero: da Muratori a Beccaria, da Voltaire a Quesnay, da Adam
Smith a Filangieri.
Walter Falgio è laureato in Filosofia e dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea. Autore di saggi sulla storia delle
idee e sulla circolazione del libro nella Sardegna settecentesca, collabora con la cattedra di Storia moderna della Facoltà di
Architettura all’Università di Cagliari e con l’Istituto sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia. Giornalista professionista,
lavora all’Ufficio stampa della Regione Sardegna.