martedì 11 ottobre 2011

Libri / Cagliari, presentazione "Libro e università nella Sardegna del '700"

AM&D EDIZIONI - LIBRERIA FELTRINELLI
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CAGLIARI - VENERDI' 14 OTTOBRE 2011
FELTRINELLI POINT - VIA PAOLI, 19 - ore 18

presentazione del libro di

WALTER FALGIO

"LIBRO E UNIVERSITA' NELLA SARDEGNA DEL '700"

intervengono:

Gian Giacomo Ortu, Università degli Studi di Cagliari
Stefano Pira, Università degli Studi di Cagliari

Sarà presente l'autore

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AM&D EDIZIONI SAS
Via Aosta 3/5 – 09126 CAGLIARI

LIBRO E UNIVERSITÀ
NELLA SARDEGNA DEL ’700
La monografia di Walter Falgio
per
AM&D Edizioni
Lumi, libri e riforme culturali nella Sardegna del ’700
esisteva. Il lavoro del ricercatore cagliaritano e studioso di storia delle idee,
Un libro sui libri e sull’Università nella Sardegna settecentesca ancora non
Walter Falgio, ricostruisce per la prima volta, attraverso una scelta
metodologica precisa e un lungo percorso di scavo archivistico, la composizione
e le caratteristiche di biblioteche sarde a cavallo tra XVIII e XIX secolo.
La monografia “Libro e Università nella Sardegna del ’700” (collana Agorà
– AM&D edizioni, 35 euro, 248 pagine) indaga quindi la riforma degli
atenei isolani di Cagliari e di Sassari, luoghi privilegiati di elaborazione culturale
nell’isola nella seconda metà del secolo XVIII.
Lo scenario che emerge dallo studio di Falgio svela i profili di una società
sarda in mutazione, animata da intelligenze fervide, da una generazione di
homines novi in grado di recepire pienamente i riflessi dei Lumi: «È ormai
appurato che la Sardegna del secondo Settecento sia attraversata da un vivace
fermento culturale carico di idee moderne e innovative. – scrive l’autore nelle prime righe della premessa – Non è difficile riscontrare
nei trattati dei docenti chiamati a insegnare nelle Università riformate o nelle opere scientifiche e letterarie di una parte illuminata
dell’élite locale, riflessi di giusnaturalismo o di empirismo, quand’anche di newtonianesimo o di razionalismo».
L’indagine sulle Università si è concentrata attorno alle relazioni e alle memorie scritte in Sardegna e inviate a Torino, prima della
riforma sabauda degli atenei isolani, tra il 1755 e il 1764. «Si tratta di documenti per lo più inediti, non sconosciuti ma probabilmente
sottovalutati, che restituiscono la complessa e viva trattazione delle problematiche relative agli atenei sardi. – continua Falgio – Questi
testi sono frutto delle indagini sia di giunte costituite appositamente dal re e sia di singoli intellettuali e tecnici chiamati a esprimersi su
questioni ritenute preminenti. Ne emerge una autonomia propositiva e un’apertura culturale degli estensori che in qualche modo porta a
riconsiderare il centralismo dell’amministrazione sabauda e del ministro Bogino».
Questa stagione di rinnovamento vede in campo protagonisti di primo piano del panorama culturale del regno. Uno di loro è
Michele Antonio Plazza, «forse il primo scienziato di rilievo a essere parte del processo di rifondazione delle sarde università, dal 1759 a
capo della Scuola di Chirurgia dell’Ateneo cagliaritano. – descrive lo storico – Sulla base di nuove acquisizioni documentarie si è
cercato di aggiungere qualche tassello anche alla migliore comprensione di questo poliedrico intellettuale, botanico, chirurgo e geografo».
Dopo i luoghi ecco gli strumenti attraverso i quali sono stati recepiti in Sardegna gli stimoli culturali della società settecentesca.
Falgio ha approfondito un ambito di studio poco conosciuto quale la composizione delle biblioteche private sarde. «Ispirandosi ai
principi di metodo sperimentati tra il 1965 e il 1970 dalla ricerca collettiva coordinata da François Furet, “Livre et société” – scrive
l’autore – è stata individuata una serie di inventari datati tra gli anni Settanta del Settecento e gli anni Trenta del secolo successivo». Le
conclusioni della ricerca confermano che all’epoca, anche nell’isola, ci si misurava con i dibattiti dei Lumi e i temi della modernità.
«L’orizzonte culturale della Sardegna di fine Settecento – spiega lo storico Gian Giacomo Ortu nella prefazione – si rivela non del
tutto ristretto e provinciale, per la comparsa non episodica nelle biblioteche delle opere dei maggiori esponenti dell’illuminismo italiano
e francese». Si tratta di autori universali e grandi maestri del pensiero: da Muratori a Beccaria, da Voltaire a Quesnay, da Adam
Smith a Filangieri.
Walter Falgio è laureato in Filosofia e dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea. Autore di saggi sulla storia delle
idee e sulla circolazione del libro nella Sardegna settecentesca, collabora con la cattedra di Storia moderna della Facoltà di
Architettura all’Università di Cagliari e con l’Istituto sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia. Giornalista professionista,
lavora all’Ufficio stampa della Regione Sardegna.

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