venerdì 29 febbraio 2008

Iniziative Sardegna / Marrubiu, bonifiche in Sardegna

COMUNE DI MARRUBIU
BIBLIOTECA COMUNALE
NUR
LA POLITICA DELLE BONIFICHE IN SARDEGNA DAL ‘600 AL SARDOFASCISMO
CONVEGNO
Programma:
Saluti autorità: Gianfranco Frongia, Sindaco di Marrubiu;
Andrea Santucciu, Assessore Cultura e Pubblica Istruzione.

Relatori: Giampaolo Salice, I Fondatori della Comunità di Marrubiu fra ‘600 e ‘700.
Stefano Pira, Le Comunità di nuova fondazione nella Sardegna Contemporanea.

Coordina: Giuseppe Manias.

Marrubiu, Sala Consiliare.
Sabato 01 Marzo 2008, h. 17,00

Iniziative Sassari / Lare Marghinotti

Università di Sassari
Dipartimento di Storia - Centro interdisciplinare per la storia dell'Università di Sassari
LARE MARGHINOTTI
Politica e università a a Sassari nel ventennio fascista
Tavola rotonda con la partecipazione di
Manlio Brigaglia, Giuseppina Fois, Antonello Mattone, Guido Melis
Sassari, venerdì 29 febbraio 2008 - ore 17.30
Aula Eleonora d'Arborea, piazza Università
Lare Marghinotti (Cagliari 1878 - Sassari 1957), avvocato, autore di saggi di diritto internazionale. Consigliere comunale di Sassari nel 1914 con lo schieramento moderato abozziano. Volontario di guerra, ferito, pluridecorato. Uno dei principali esponenti del fascismo in Sardegna, presidente della Provincia e deputato per la XXVIII legislatura.
(da La Grande enciclopedia della Sardegna)

mercoledì 27 febbraio 2008

Iniziative Sardegna / Cagliari, Francesco Cocco Ortu


PROTAGONISTI DELLA STORIA E DELLA CULTURA DELLA SARDEGNA
FRANCESCO COCCO ORTU
NEL CENTENARIO DEL TESTO UNICO DEL 1907
SULLA LEGISLAZIONE SPECIALE PER LA SARDEGNA

28 febbraio 2008, ore 9.15
Sala Ersu Nanni Loy,
via Trentino 2, Cagliari

ore 9.15
Saluto delle Autorità e degli Enti organizzatori:
Renato Soru Presidente della Giunta regionale
Maria Antonietta Mongiu Assessore alla pubblica istruzione, beni culturali
Antonia Pasqua Recchia Direttore generale per gli Archivi
Elio Garzillo Direttore regionale per i beni culturalie paesaggistici della Sardegna
Marinella Ferrai Cocco Ortu Direttore dell’Archivio di Stato di Cagliari e Soprintendente archivistico ad interim per la Sardegna
Coordina Luigi Lotti Presidente dell’Istituto italiano per la storia modernae contemporanea

1° sessione
10.00 - 13.00
Carlo Ghisalberti Università di Roma La Sapienza, Luci ed ombre dell’età giolittiana
Guido Melis Università di Roma La Sapienza, La Legislazione speciale nell’esperienza dello Stato liberale: il caso Sardegna
Antonio Scornajenghi Università di Roma 3, Dal Partito Democratico Costituzionale
al Partito Democratico Costituzionale Italiano. Francesco Cocco Ortu e l’organizzazione politica dei liberali in età giolittiana

2° sessione

15.00 - 18.30
Tito Orrù Presidente del Comitato di Cagliari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, Note biografiche sul ministro Cocco Ortu: dal programma zanardelliano all’avvento del fascismo
Gianfranco Tore Università di Cagliari, Politica, agricoltura e bonifiche
nella Sardegna del Novecento

Franco Masala Università di Cagliari, Bonifiche e trasformazioni del territorio: le conseguenze di una legge
Manlio Brigaglia Università di Sassari, Le trasformazioni della società sarda nel periodo giolittiano

Conclusioni del Coordinatore

“...Preferiamo confrontarci
con la speranza e l’augurio
che la gente sarda...
intenda che le sorti future
dell’isola dipendono...
dall’attività e dall’energia
dei suoi abitatori.”

Francesco Cocco Ortu

Iniziative Sassari / Schermi della memoria: Uomini e no

Secondo appuntamento di:

Schermi della memoria. Sguardi sull’Italia del Dopoguerra dalla Resistenza agli anni del Boom.

Uomini e no (V. Orsini, 1980), giovedì 28 febbraio, ore 21 – Cinema Quattro colonne

Schermi della memoria, dopo la serata inaugurale con Roma città aperta, prosegue con la proiezione di Uomini e no (Valentino Orsini, 1980). Film raro e prezioso, Uomini e no è tratto dall’omonimo romanzo di Elio Vittorini, e porta la riflessione sulla storia e sulla memoria all’incrocio tra cinema e letteratura. La Milano livida e nebbiosa, che fa da cornice alle vicende del gappista Enne 2, conferisce al film una dimensione sospesa, dove la memoria resistenziale si mescola all’attualità e alle sue ombre. Uomini e no si muove fra pubblico e privato, emozione e riflessione storico-politica, avventura e analisi psicologica. Valentino Orsini ha scelto un linguaggio essenziale, denso di valori figurativi e formali, portando sullo schermo il capolavoro di Vittorini nei termini di un poemetto metafisico in bilico fra azione e sogno, fra la necessità del fare e la disperata solitudine dell’intellettuale.
Grazie alla manifestazione Schermi della memoria, promossa dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dall’Ersu Sassari, gli studenti e gli appassionati di cinema avranno la possibilità di fruire di un film importante e poco visto, un film che ricostruisce un tassello essenziale della storia del Paese, mettendo insieme grande cinema e grande letteratura.

giovedì 28 febbraio, ore 21 – Cinema Quattro colonne
Ingresso: 4 euro- ridotto studenti 2 euro

martedì 26 febbraio 2008

Iniziative / Bologna, antifascismo; Torino, ciclo film Migranti

Il giorno 27 febbraio 2008 alle ore 21 nella sala polivalente dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna a Bologna, nel complesso conventuale di San Mattia, in via Sant'Isaia 18, sarà presentato il libro

Discorso sull'antifascismo
di Alberto De Bernardi
a cura di Andrea Rapini

Ne discutono
Mirco Dondi, Gianfranco Pasquino, Giorgio Tonelli.
Conduce Luca Alessandrini
Sarà presente l'Autore

Iniziativa: Istituto Parri, ISREBO

* * *

L'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
organizza a Torino a partire dal 28 febbraio,
nella sala proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà a Torino, la rassegna di film documentari

Migranti fra pregiudizio e integrazione 2

che affianca il tema dell'immigrazione verso l'Italia negli ultimi vent'anni a quello degli italiani emigranti nel secolo scorso.
Il tema della migrazione si pone all'interno della più vasta riflessione sui diritti umani e sul dialogo interculturale, a cui è dedicato l'anno 2008.
La rassegna, che fa seguito a quella svoltasi nel 2007 sul cinema torinese incentrato sulle storie dei nuovi immigrati, si articola in varie sezioni:

  • l'emigrazione piemontese in America latina;
  • la grande immigrazione dal meridione italiano negli anni Cinquanta e Sessanta verso il Nord e l'Europa;
  • le ondate immigratorie più recenti da diversi paesi del mondo e per le ragioni più diverse (economiche, politiche, belliche, legate al disfacimento dei paesi d'origine);
  • la questione della 'seconda generazione', quella dei figli nati in Italia da immigrati.
Saranno inoltre proposte esemplificazioni della documentazione visiva prodotta in ambito universitario o scolastico nel quadro di progetti di ricerca o didattici sul tema delle migrazioni del passato e del presente.
Le opere nella rassegna sono programmate intorno a serate a tema e a incontri pomeridiani: esponenti di enti ed associazioni che operano nel settore migrazioni, esperti a vario titolo, persone che hanno vissuto o vivono l'esperienza della migrazione, autori e produttori, introdurranno i film e si confronteranno con il pubblico.


Scarica qui il programma della rassegna


domenica 24 febbraio 2008

La scomparsa di Luigi Rizzi

Con profonda tristezza, anche a nome dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia che lo ha avuto per molti anni socio e attivo collaboratore, devo comunicare che questa mattina è mancato a Sassari Luigi Rizzi, deportato politico a Mautahusen ed Ebensee dove fu immatricolato con il n. 57374.

Rizzi, aviere ventunenne, era stato sorpreso dall'8 settembre ad Ortona. Come tutti i militari sardi, non era potuto rientrare nell'isola e si era rifugiato a Firenze presso uno zio sottufficiale dell'Arma. Il 1 marzo 1944, mentre si trovava in fila davanti a una tabaccheria, era stato sorpreso da un rastrellamento: era il giorno dello sciopero generale. L'8 marzo partiva da Firenze per Mauthausen in un convoglio di operai fiorentini, empolesi, pratesi (ricordava ancora nelle sue testimonianze questi uomini di una certa età, preoccupati per le famiglie rimaste a casa più che per se stessi). Dopo la quarantena a Mauthausen era stato trasferito ad Ebensee, dove da ragioniere si era dovuto trasformare in minatore, fino al maggio 1945. Era riuscito a tornare a casa, ed aveva lavorato come segretario comunale da un paese all'altro della nostra vasta provincia.

Come tutti, al ritorno non era stato ascoltato e non aveva molta voglia di parlare. Ha taciuto per decenni, durante i quali la sua storia era stata nota solo ai familiari. Poi era entrato in contatto con un gruppo di insegnanti che intorno all'Istituto e nelle rispettive scuole cominciavano a lavorare sulla memoria della deportazione. Era la metà degli anni Novanta e nulla si sapeva ancora dei circa 250 sardi che sono passati per i KZ. Rizzi aveva iniziato a raccontare agli studenti e in manifestazioni pubbliche, e per tutti questi anni è stato la memoria vivente della deportazione nel territorio della Sardegna settentrionale, una delle pochissime in tutto il territorio dell'isola. Svolgeva con slancio questa che considerava una missione ed un debito nei confronti dei compagni che non erano tornati; malgrado il carico degli anni e la poca salute conseguente alla permanenza in lager. Migliaia di ragazzi e ragazze hanno sentito raccontare Mauthausen ed Ebensee dalla sua voce e per molti questa è rimasta una delle esperienze più intense dell'intero percorso scolastico. Era tornato con loro a Mauthausen e ad Ebensee nel 1997, ne era nato un libro, Diario di viaggio, con i suoi racconti e le riflessioni corali degli studenti che aveva accompagnato e che al ritorno gli avevano consegnato un'affettuosa dichiarazione con cui lo "adottavano" come nonno ad honorem.

Era profondamente tollerante, non aveva mai smesso di interrogarsi sul perchè di quel che aveva dovuto subire, sulle ragioni che avevano mosso gli aguzzini, sapeva rappresentare senza retorica ma con intensa partecipazione le sofferenze sue e dei compagni. Non concludeva mai la sua narrazione senza lanciare un messaggio di responsabilità e di pace, sapeva di avere tutta l'autorevolezza per farlo e lo sentiva come un dovere malgrado il dolore che ogni volta gli costava.

Voleva un gran bene a tutti noi che lavoriamo su questi temi e difendeva pubblicamente e con convinzione la nostra attività. Che da oggi continua anche nel suo nome. Ma quanto vuoto ci sentiamo addosso in questo momento.

Aldo Borghesi
ISSRA Sassari

venerdì 22 febbraio 2008

Il nuovo blog dell'ISSRA: notizie, materiali, commenti


Questo è il primo post del blog dell'Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia, curato dalla sede di Sassari.

Questo blog verrà utilizzato come strumento informativo sulle attività della sede, ma soprattutto su quelle iniziative riguardanti la storia (e in particolare la Storia contemporanea) che ci sembreranno interessanti, sia che si svolgano nel territorio della Sardegna, sia fuori da esso.

Pubblicheremo materiali che riterremo rilevanti per i temi che ci stanno a cuore, tratti da mezzi di informazione tradizionali o dal web.

Segnaleremo inoltre la pubblicazione di documentazione nel nostro sito internet www.italia-liberazione.it/sassari.

Daremo notizia degli aggiornamenti di maggiore rilievo del blog e del sito web in una newsletter cui intendiamo dare cadenza settimanale.

Pensiamo in questo modo di offrire un ulteriore servizio a quanti seguono la nostra attività ed agli Enti, scuole, associazioni culturali che operano nel nostro territorio.

Suggerimenti, critiche, segnalazioni, semplici feedback sono i benvenuti: il nostro indirizzo e-mail esiste per questo (issrass@gmail.com). Crediamo fermamente nella necessità per chi svolge attività culturale di praticare la massima disponibilità al confronto. Oltre a questo, pensiamo che avessero ragione sos mannos quando dicevano che

in caminu s'acconzat barriu.

Buona lettura e buona navigazione.