mercoledì 15 aprile 2009

Iniziative Sassari / Parole immagini memorie di miniera

20090416 Massole_ss


Libreria odradek/interno4

Facoltà di Lettere e Filosofia

col patrocinio del Comune di Sassari.


PAROLE IMMAGINI MEMORIE DI MINIERA

due serate: la prima dedicata ai racconti dalla miniera, l'altra alle sue immagini.

 

Giovedi 16 Aprile ore 17.30 Biblioteca Comunale p.zza Tola Sassari

Presentazione del libro di Manlio Massole

STEFANINO NACQUE RICCO


intervengono con l'autore:

Aldo Maria Morace, Sandro Ruiu


Lunedì 20 Aprile ore 18.00 saletta libreria odradek

Inaugurazione della mostra fotografica e presentazione del video

Lo sguardo di Stefanino

di Ietta Are

Intervengono: Lucia Cardone, Mariella Masoni e Manlio Massole.

Versi e brani in prosa di M. Massole letti da Alessandro Repossi


MANLIO MASSOLE

un grido di giustizia dalla miniera.

Ci sono scrittori che vanno dritti al cuore dell’umanità, che, per più della metà, è dolore. Manlio Massole, nato a Buggerru nel 1930, è un uomo tutto d’un pezzo, figlio di una Sardegna di rocce, miti, silenzi. Ed è uno scrittore, e poeta, che ha sempre parlato del dolore di vivere e della lotta dell’uomo per attutire questo dolore, che in gran parte è dovuto alla sopraffazione di pochi uomini su molti uomini. Con coerenza profonda ha scritto, prima vivendo: è stato insegnante per 15 anni e poi per 20 si è calato in miniera, perché non riusciva a capire appieno da dove venisse quella umanità stupenda, e piagata, che erano i figli dei minatori, suoi alunni. (da una recensione del giornalista Renzo Grosselli su “ l’Adige” del 22/01/2009)

In passato Manlio Massole ha pubblicato versi poetici belli e crudi (“Bethger: il lungo dolore” del 1976 riedito da Arca nel 1993). In poesia ed in prosa Manlio esprime al mondo il suo amore grande per l’Uomo e l’importanza della solidarietà dei lavoratori con i lavoratori, per percorrere fino in fondo le strade della giustizia sociale in un anticapitalismo senza mediazioni.

Nel suo ultimo libro “Stefanino nacque ricco” (Manni editori, collana Pretesti 2008), Manlio Massole racconta la sua miniera, fatta di “uomini nel buio e nell’umidità”, e del dramma di quella vita di lotta per la sopravvivenza e per l’affrancamento dall’ingiustizia. Il fantasma giusto Stefanino, scandalo da dimenticare, reale o metaforico, voce di coscienza o di magia, insegna dignità e coerenza, e una speranza: forse…“ad uno ad uno, tutti gli uomini risponderanno a nome d’uomo”.


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