lunedì 3 maggio 2010

iniziative Sardegna / Cagliari, il Diario del conte di Pralormo

Il Diario di Sardegna
del conte di Pralormo e la visione di Cagliari

Mercoledì 5 maggio alle 17,30 nella sala convegni dell’Archivio di Stato di Cagliari in via Gallura verranno presentati il libro e il CD “Diario di Sardegna del conte Filippo Domenico Beraudo di Pralormo (1730-1734)”, di Eloisa Mura, pubblicati dalle Edizioni AM&D. Intervengono Anna Pia Bidolli, nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Cagliari, e gli storici Carla Ferrante, Antonello Mattone, Gian Giacomo Ortu, Pier Paolo Merlin, Stefano Pira e Filippo Pralormo.

Il diario del conte di Pralormo, conservato dai Beraudo di Pralormo pronipoti del conte nell’omonimo castello a pochi chilometri da Torino, è stato trascritto e studiato dalla storica sassarese Eloisa Mura. Si tratta di un eccezionale documento che descrive l’incontro tra la classe dirigente piemontese e la Sardegna appena passata dalla corona di Spagna ai Savoia.
L’aristocratico sabaudo, inviato nel 1730 dal sovrano Vittorio Amedeo II, come reggente la reale cancelleria, ricopre la carica di responsabile dell’amministrazione della giustizia in tutta l’isola.
Il conte è un ammiratore del paesaggio di Cagliari al punto da commissionare al pittore napoletano Domenico Colombino alcune tele una delle quali rappresenta “La darsena a festa di San Luigi”. Bella descrizione settecentesca di Cagliari (riprodotta per la prima volta nella copertina del libro), vista dal centro del golfo degli Angeli grazie al capitano di una nave olandese che ospita il conte e l’artista. A questa tela si ispireranno successivi importanti pittori.
Colto, competente, religioso, in tre anni e mezzo non si muoverà mai da Cagliari. Nel suo diario (tremila pagine contenute nel Cd) sfilano ogni ora del giorno, i rappresentante della classe dirigente piemontese e gli esponenti di quella sarda, tutti osservati e giudicati nel loro carattere e perfino nel vestiario. Nelle sue pagine rivivono gli affari di Stato affianco alla preoccupazione per il feroce banditismo sardo in piena espansione eversiva, mentre la rigida etichetta spagnola governa ancora ogni manifestazione civile e religiosa delle città dell’isola con complicati cerimoniali barocchi.

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AM&D Edizioni -
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