mercoledì 20 gennaio 2010

Quattro appuntamenti: Roma, su Ventotene; Ales, su Gramsci; Cagliari, su Garibaldi; Milano, lapide all'Hotel Regina

FIAP - Federazione italiana Associazioni Partigiane


fiap-logo



in collaborazione con


Edizioni Ultima spiaggia

e Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara


Presentazione del volume di Filomena Gargiulo,

Ventotene, isola di confino. Confinati e isolani sotto le leggi speciali. 1926-1943,

prefazione di Antonella Braga, Edizioni Ultima spiaggia, 2009, pp. 314


Casa della Memoria e della Storia

Via San Francesco di Sales, 5 - Roma

Venerdì 22 gennaio 2010, ore 17.00


Coordina: Vittorio Cimiotta, FIAP


Introducono:

Antonella Braga (Istituto storico della Resistenza "P. Fornara")

Simonetta Michelotti (Università di Siena)


Interverranno:

Filomena Gargiulo, autrice del volume

Riccardo Navone, ricercatore ed editore (Edizioni Ultima Spiaggia)

Fabio Masi, editore e libraio (Edizioni Ultima Spiaggia)


FIAP

Casa della Memoria e della Storia - Via San Francesco di Sales, 5 – 00165 Roma

Recapiti : 06/6876543- fax 06/68195385








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Antonio Gramsci 02


Associazione Casa Natale Antonio Gramsci Ales




CXIX Anniversario della nascita di A.Gramsci






Venerdì 22 gennaio 2010 ore 17,00


Saluti del sindaco di Ales Simonetta Zedda

Saluti del Presidente dell’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci Alberto Coni



Guido Tendas, Preside del Liceo Classico De Castro di Oristano e Stefano Pira direttore edittoriale delle EdizioniAMD, presentano il libro di Gavino Angius, Pensiero stupendo, AMD edizioni.

Partecipa l’Autore, coordina Giorgio Serra.



Vindice Ribichesu, Presidente della Giuria del Premio presenta il bando della Dodicesima edizione del Premio Letterario Antonio Gramsci.

Partecipano: Lilli Pruna, Maria Paola Masala, Giulio Angioni, Salvatore Zucca.



Conversazione civile tra Attilio Dedoni, Presidente Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Sardegna e Luciano Uras, Capogruppo della Sinistra in Consiglio Regionale, su: Gramsci e le Istituzioni, tra volontariato e dimenticanze.



Sabato 23 gennaio 2010 ore 17,00



Arianna L’Abbate, dell’International Gramsci Society presenta l’acquarello di Peppino Ricci Omaggio di Terra Gramsci alla Casa Natale di Ales



Proiezione dei filmati:

Terra Gramsci di Robert Cahen

Mille Ghilarze, omaggio ad Augusta Miscali di Massimiliano Bomba,

con schede del film, introduce Antonello Zanda, critico cinematografico

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Venerdì 22 gennaio 2010 alle ore 10.00

presso la Casa dello Studente di via Trentino, nella Sala Cosseddu - CAGLIARI



Giuseppe Garibaldi 03



Seminario-dibattito in occasione della presentazione del volume

GARIBALDI. MILLE VOLTE, MILLE VITE a cura di Giuseppe Continiello, edizioni AM&D.



Intervengono:

Giancarlo Nonnoi, Presidente E.R.S.U. di Cagliari

Claudio Ortu, Presidente Associazione Studentesca Koinè

Idimo Corte, Associazione culturale Giorgio Asproni

Domenico Selis, Università degli Studi di Cagliari

Tito Orrù, Presidente Comitato di Cagliari - Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano

Stefano Pira, Edizioni AM&D


Saranno presenti gli Autori del volume


con il Patrocinio di


ASSOCIAZIONE CULTURALE GIORGIO ASPRONI

ASSOCIAZIONE STUDENTESCA KOINE'

ERSU - ENTE REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO DI CAGLIARI



Il LIBRO:


GARIBALDI. MILLE VOLTE, MILLE VITE a cura di Giuseppe Continiello, Edizioni AM&D, è una raccolta di saggi scritti da giovani studiosi in modo "fresco" e ispirati a un certo anticonformismo.

Il volume è la testimonianza di uno sforzo scientifico condotto in comune da giovani appassionati studiosi di un periodo unico e irripetibile: il Risorgimento. Gli autori hanno approfondito vicende meno note e richiamato all’attenzione fatti inediti importanti per una maggiore conoscenza della vita del personaggio simbolo di quel periodo: Giuseppe Garibaldi, uomo fuori dell’ordinario che aveva fatto della sua vita un capolavoro.

L'interrogativo di fondo: quanto c’è di vero e quanto c’è di falso nella storia, o meglio nelle storie di Garibaldi? La consacrazione in mito ha sottratto l’uomo alla storia, ai suoi strumenti di indagine e alle sue verifiche, trasformando in verità, aspettative, emozioni o semplici sensazioni. Non al Garibaldi mito, ma al Garibaldi vero, al Garibaldi "nudo e crudo", ma pur sempre umano, umanissimo, sono dedicate queste pagine, scritte e iscritte, ancora una volta con fiducia, nel "sacro recinto" del Risorgimento.


GLI AUTORI


GIUSEPPE CONTINIELLO - CARLO FOIS - CARMEN SCOCOZZA - ANNA IRIMIAS - MELINA LUESU - GIANLUCA BORZONI - CHRISTIAN ROSSI - GIAMPAOLO SALICE - RICCARDO TINTIS - IMMACOLATA CINUS - FEDERICA FALCHI - MANUELA DEIANA - NICOLA GABRIELE - ANTONELLO TEDDE - GIANLUCA MORO - ANDREA NOTO - MARCELLO FRONGIA





[Tutti giovani ed agguerriti, questi autori: una nuova generazione di studiosi seri in una Sardegna che ne ha estremo bisogno. Prenda appunti chi continua a dire che ai giovani non interessa la Storia, che non ci sono giovani in grado di fare ricerca. Meno discorsi, meno stereotipi e più fondi per la ricerca, anche quella storica... altro che chiacchiere. N.d.GL-SS]




AM&D Edizioni -

Via Aosta 5 • 09126 Cagliari • Italia

Tel. 070.309038 • Fax 070.345037


edizioni.amed@tuttopmi.it




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GIORNO DELLA MEMORIA 2010

Legge 20 luglio 2000 n. 211

Art. 1 - La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.



Cerimonia per la posa di una lapide

all’ex “Albergo Regina” - Comando Nazista 1943-1945

Via Silvio Pellico angolo Via Santa Margherita – Milano

Venerdì 22 Gennaio 2010, ore 14,30



Sono previsti interventi di testimonianza per ribadire, al cospetto dei Gonfaloni di Milano e Sesto San Giovanni, Città Medaglie d’Oro della Resistenza, e dei Medaglieri di ANPI, ANED e FIAP, la vicinanza di quanti hanno voluto questa lapide ai valori della Costituzione e della Democrazia, nate dalla Resistenza, strumenti attuali e necessari alla edificazione di una società di esseri umani liberi ed eguali.



LETTURE di Aglaia Zannetti

FAREMEMORIA: performance di Giovanni Rubino

La lapide sarà “segnata” dall’Artista della Memoria Giulio Iacchetti



Sarà in distribuzione, dietro offerta di un contributo, il volume, a cura di G. Marco Cavallarin, Albergo Regina & Metropoli, 1943-1945. La storia raccontata da una lapide, 2010.



LA STORIA RACCONTATA DA UNA LAPIDE

Perché una lapide all’ex Albergo Regina? Perché si possa ricordare, e quindi conoscere e tramandare, la storia delle atrocità che in quel luogo ebbero luogo al seguito di un disegno premeditato e sistematico di sterminio di esseri umani.

Perché i Gonfaloni decorati delle Medaglie d’Oro della Resistenza? Perché si possa ricordare, e quindi conoscere e tramandare, la scelta delle Città di Milano e di Sesto San Giovanni, i cui cittadini più di altri passarono per le stanze dell’Albergo Regina, di opporsi a quel disegno di annientamento.

Perché il Medagliere dell’Ass. Naz. ex Deportati? Perché si possa ricordare, e quindi conoscere e tramandare, l’abominio dei trasporti di esseri umani verso i campi dello sterminio.

Perché i Medaglieri dell’Ass. Naz. Partigiani d’Italia e della Fed. Italiana Ass. Partigiane? Perché si possa ricordare, e quindi conoscere e tramandare, la scelta di centinaia di migliaia di donne e uomini di insorgere contro la bestialità del fascismo e del nazismo, in ogni cosa tra di loro collaboranti.

Perché nel Giorno della Memoria? Perché si possano conoscere, e quindi tramandare, la storia, “la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

Perché? Perché non si ripeta. Perché solo la conoscenza determina la coscienza profonda di quello che è stato e che rischia ancora di essere.



A Milano, città, insignita della Medaglia d’Oro della Resistenza, esistono luoghi rimossi dalla memoria collettiva nei quali si sono svolte importanti e drammatiche pagine di storia.

Uno di questi è l’ex “Albergo Regina”, a pochi passi da Piazza del Duomo. In esso, dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945, ebbe sede il quartiere generale nazista di Milano, con i comandi provinciale e interregionale della Polizia di Sicurezza (SIPO), del Servizio di Sicurezza (SD) tedeschi, e dell’Ufficio IV B4 incaricato della persecuzione antiebraica.

Lì agiva il colonnello delle SS Rauff, collega di Eichmann, comandante della SIPO-SD avente autorità su Piemonte, Lombardia e Liguria. Alle sue dirette dipendenze era il capitano Theodor Saevecke, capo della Gestapo a Milano, condannato all’ergastolo il 9 giugno 1999 dal Tribunale Militare di Torino come responsabile dell’eccidio dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto del 10 agosto 1944. A lui era affidato il comando avanzato della città.

L’“Albergo Regina”, dove fu detenuto anche Ferruccio Parri, fu di grande importanza per il lavoro di ricerca poliziesca che nazisti e fascisti vi svolgevano in stretto rapporto con la Legione Muti, la X Mas, le brigate nere e la banda Koch di “Villa Triste”. L’“Albergo Regina”, un posto terribile, è tristemente noto per essere stato luogo in cui la tortura e l’assassinio erano le regole di comportamento. Saevecke si serviva del cosiddetto ‘macellaio’ Gradsack, e ‘lavorava’ a stretto contatto con i sanguinari Otto Koch, sottufficiale Gestapo, e Franz Staltmayer, detto ‘la belva’, armato di nerbo e cane lupo.

Dall’“Albergo Regina” i catturati (ebrei, partigiani, antifascisti, sospettati, ecc.) venivano avviati al carcere di San Vittore, in alcuni casi direttamente ai trasporti partiti dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano per essere deportati.

A Milano, tra via Silvio Pellico e via Santa Margherita, non c’è ancora nemmeno una lapide che ricordi cosa c’era o cosa vi avveniva.



La nostra Città dovrà ricordare, almeno con una lapide nel luogo in cui uomini e donne hanno conosciuto inaudite sofferenze, quella triste e drammatica pagina della sua storia.

Milano, 15 dicembre 2008



I 1900 Esseri Umani Firmatari della Petizione



La lapide viene inaugurata il 22 gennaio 2010 con il contributo di “Generali Properties”.

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