mercoledì 14 aprile 2010

Iniziative Sardegna / Cagliari, religione laica e mito di Garibaldi

Associazione culturale Giorgio Asproni - Cagliari
AM&D Edizioni

La religione laica del Risorgimento ed il mito di Garibaldi


RELATORI

IDIMO CORTE, Associazione Culturale Giorgio Asproni - Cagliari
ALDO BORGHESI, Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonomia
FULVIO CONTI, Università degli studi di Firenze
GIUSEPPE CONTINIELLO, Università degli studi di Cagliari
MARCO PIGNOTTI, Università degli studi di Firenze
STEFANO PIRA, Università degli studi di Cagliari
GIANFRANCO TORE, Università degli studi di Cagliari


Cagliari, venerdì 16 aprile 2010 ore 17
Palazzo Regio (piazza Palazzo)


Il seminario/dibattito ruoterà intorno a due libri appena pubblicati:

Giuseppe Continiello, Garibaldi mille volte, mille vite, AM&D Edizioni, Cagliari
Fulvio Conti, Massoneria e religioni civili, Il Mulino Editore, Bologna


I due libri novità ripercorrono le strade che dal Risorgimento portano all’unificazione italiana. Nel volume Garibaldi mille volte, mille vite, curato da Giuseppe Continiello, sono raccolti saggi scritti da 16 giovani ricercatori che scandagliano il Garibaldi vero e umano che supera l’eroe mitologico, l’angelo e il santo, che guarisce le ferite del Risorgimento. Si parte dalla residenza di Caprera, alla luce di nuovi studi che valorizzano il lato sardo dell’eroe nizzardo nella sua doppia veste di abitante di Caprera e di difensore, come deputato, degli interessi della Gallura e dell’intera Sardegna nel Parlamento nazionale. Garibaldi e i suoi generosi tentativi pratici per l’introduzione della viticoltura a Caprera e per una grandiosa colonizzazione agricola della Gallura, appoggiata da una speciale proposta di legge in Parlamento, sono la prova di un rapporto importante e quasi sconosciuto del personaggio con l’ambiente naturale dell’arcipelago maddalenino e dell’hinterland gallurese.

Emerge nel libro infine la complessità del personaggio Garibaldi, frettolosamente rinchiuso entro categorie anguste da una certa pubblicistica. La realtà e il mito di Garibaldi fuori dall’Italia (dall’Europa agli Stati Uniti d’America al Venezuela, all’Argentina al Brasile al nord Africa) poggiano in realtà su valori universali e sulla stessa conoscenza fisica che ebbe l’eroe dei due mondi, la cui apertura culturale e politica, con lo schierarsi sempre per la causa della liberazione dei popoli, era stata costruita in decenni di viaggi, guerre ed esperienze culturali e politiche maturate in tutti i continenti.


Nel libro di Fulvio Conti, Massoneria e religioni civili. Cultura laica e liturgie politiche fra XVIII e XX secolo viene ricostruita la nascita e l’evoluzione del pensiero laico nella sfera pubblica dell’Italia appena unita attraverso quell'insieme di liturgie che, nel nome della laicità e del progresso, alimentavano una forma di vera e propria religione civile. Il pensiero laico si integrò nella politica, nella questione educativa e nel movimento pacifista, ebbe riflessi anche nei paesi del Mediterraneo e penetrò nel capitalismo imprenditoriale e finanziario. Ebbe un ruolo fondamentale nella costruzione del mito del Risorgimento e in particolare del culto di Mazzini e Garibaldi.




Con il Patrocinio di:
Provincia di Cagliari
Comune di Cagliari
Fondazione Giuseppe Biancheri - Ventimiglia
Fondazione Banco di Sardegna





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