lunedì 25 ottobre 2010

Vita INSMLI e Rete / Allarme per la sopravvivenza della Fondazione ISEC di Sesto San Giovanni

La situazione della Fondazione ISEC di Sesto San Giovanni

La politica dei tagli alla cultura, avviata dal governo, si sta riflettendo in modo esiziale su tutti gli istituti di cultura italiani. Anche quelli non interessati ai finanziamenti pubblici, o meglio quelli che per varie e non sempre giustificate ragioni ne sono esclusi, risentono dell’indirizzo generale perché anche i finanziatori privati si stanno adeguando.

Per queste ragioni la Fondazione Istituto Storia dell’Età Contemporanea - ISEC sta attraversando la crisi più grave della sua storia, a partire dalla creazione dell’Istituto per la Storia della Resistenza e del Movimento operaio, quasi quaranta anni fa. Si è verificata l’interruzione dell’erogazione dei finanziamenti degli enti privati che l’hanno promossa e che si sono impegnati a sostenerla. Ciò mette in difficoltà, o meglio avvia alla paralisi, qualunque attività ordinaria e straordinaria delle Fondazione, la gestione degli archivi e della biblioteca e la stessa possibilità per gli studiosi di accedere alla nostra documentazione. Ogni attività di pubblica divulgazione e dibattito è stata sospesa. Solo lo straordinario impegno di archivisti, bibliotecari, personale di segreteria e addetti alla comunicazione ha permesso fino a oggi di tenere aperta la sede: da mesi i collaboratori dell’Istituto non ricevono i loro compensi.

La Fondazione chiede ai suoi interlocutori, privati o enti, e a tutti i cittadini interessati alle attività culturali di intervenire in ogni sede e con ogni mezzo per mettere fine a quest’opera di distruzione di un’istituzione culturale che ha finora registrato consensi e approvazione in ogni settore dell’opinione pubblica non solo lombarda ma anche nazionale.

Il direttore Luigi Ganapini

Per un aggiornamento sull’attività della Fondazione, vediwww.fondazioneisec.it

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